Il Pd strilla ma nel programma diceva di aumentare le accise. Feltri: Giorgia, vai avanti. Non starli a sentire
Antonio Misiani, responsabile dell’economia per il Pd, si sbraccia a gran voce chiedendo il taglio delle accise e accusando di incoerenza il governo Meloni e la maggioranza. Ma capita che il quotidiano Libero, spulciando tra le pieghe del programma del partito di Letta, faccia una incredibile scoperta. E cioè che il Pd addirittura le accise sulla benzina le voleva alzare. Altro che abbassare.
Il Pd voleva aumentare le accise
E perché? “Non per reperire fondi per altre questioni di importanza capitale – spiega Libero – ma solo per disincentivare l’utilizzo dei veicoli inquinanti. Il tutto secondo il piano della Ue. Eppure ora in Parlamento i deputati strillano come aquile e gridano allo scandalo.
Leggiamo a pagina 15 del programma del partito di Enrico Letta: serve «l’adeguamento – a parità di gettito – delle strutture e delle aliquote della tassazione indiretta, in coerenza con l’European Green Deal e con la disciplina europea armonizzata dell’accisa, nonché del bollo auto, in funzione degli obiettivi di progressivo azzeramento delle emissioni di CO2″.
Benzina, gli smemorati stanno a sinistra
Il che significa auspicare una tassazione maggiore sui combustibili fossili più inquinanti, cioè benzina e diesel. Questo è appunto il percorso auspicato dall’ European Green Deal e recepito nel programma dei dem. Tutto chiaro? Dunque, ricapitolando, quando il dem Gozi accusa la Meloni di essere una riedizione della smemorata di Collegno in realtà è lui a fingere di non ricordare cosa c’è scritto nel programma del suo partito.
Feltri: “Cara Giorgia sono solo polemiche sgangherate”
Vittorio Feltri suggerisce quindi alla premier Meloni di non farsi intimidire da polemiche che definisce “sgangherate”. Prendersela con Giorgia, sottolinea Feltri, “è un atto di viltà politica che squalifica la banda del buco capeggiata dai cosiddetti progressisti. I quali giustamente hanno perso le elezioni per aver guidato coi piedi il Paese e adesso se la prendono con chi sta cercando di mettere una pezza sulle loro malefatte che hanno ridotto l’Italia a un colabrodo”.