Di Maio torna per spingere Zelensky a Sanremo: “Invitiamo pure Putin?”. Il web: “Ma vai a lavorare”

28 Gen 2023 11:25 - di Marta Lima

In difesa di Zelensky al festival di Sanremo, la cui partecipazione è al centro di furiose polemiche politiche, rispunta sui social l’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio, con una sponsorizzazione personale che non si sa quanto faccia bene alla causa ucraina. Di Maio arriva a fare una provocazione, per “stanare” i contrari al discorso di Zelensky a Sanremo: “Vogliamo invitare anche Putin per par condicio?“. Il web, però, come gli accade da diversi mesi, non gli riserva un’accoglienza particolarmente entusiasta…

Di Maio sposa la causa di Zelensky al festival di Sanremo

“Partecipa da capo di Stato di una nazione invasa e con il suo popolo ancora sotto le bombe. C’è chi parla di equilibrio e par condicio. Facciamo parlare anche chi li sta bombardando? Vladimir Putin in persona magari”, scrive l’ex ministro degli Esteri su Instagram.

“La settimana scorsa, durante la cena ‘Friends of Ukraine’, ho detto chiaramente che sono orgoglioso di aver firmato, quando ero ministro, i cinque decreti per il sostegno alla resistenza Ucraina. E lo sono anche di aver votato tutti gli altri provvedimenti di natura finanziaria e umanitaria.Ricordo bene quando tutto l’occidente provò a convincere la Russia a non scatenare questa guerra. Ci furono diverse iniziative diplomatiche tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 e molti le ricorderanno per il ‘tavolone’ lungo trenta metri, dove Putin riceveva capi di stato e di governo da tutto il mondo. In quei giorni la Russia ha sempre smentito l’intenzione di invadere l’Ucraina, spesso anche sbeffeggiando chi metteva in guardia su quello scenario: ‘Gli Usa hanno detto a che ora inizia la guerra?’ Eppure pochi giorni dopo, la Federazione russa ha invaso uno stato sovrano, perdendo ogni credibilità e fiducia da parte nostra. Io credo che sia un bene che si racconti, ovunque, ciò che la Russia sta facendo a quel popolo”, scrive Di Maio.

Il web non gradisce: “Meglio quando stavi in silenzio”

I commenti sotto al post di Di Maio su Zelensky non sono positivi, in gran parte dei casi. Non tanto per la partecipazione di Zelensky a Sanremo, su cui l’opinione pubblica è abbastanza spaccata, ma sul ruolo di “protagonista” che l’ex ministro cerca di giocare ancora, nonostante la batosta elettorale: “Non hai ancora iniziato a lavorare?”, “E noi che apprezzavamo il tuo silenzio!“, “Magari se ti mettevi fuori dalla chiesa, col cappello in mano, qualche spicciolo lo beccavi, qui stai prendendo solo schiaffoni”, “È inutile che tenti di rifarsi una reputazione: tutti la considerano un traditore”, “Occhio che di questi tempi, un tuo tweet contro Putin, lo fa volare come indice di gradimento in Italia più che in Russia”, sono alcuni dei commenti apparsi sotto il suo post su Twitter.

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