Sgarbi in tv attacca l’obbligo vaccinale della Consulta: “Grave errore contro la libertà degli italiani” (video)

2 Dic 2022 15:18 - di Giulia Melodia
Sgarbi

Vittorio Sgarbi si scaglia contro la decisione della Consulta di “salvare” l’obbligo del vaccino anti Covid introdotto dal governo Draghi nel 2021 per alcune categorie professionali e gli over 50. E, ospite di Barbara Palombelli a Stasera Italia, nella puntata di ieri sera, (giovedì 1 dicembre ndr) su Rete4, ne ha spiegato i motivi, perché, secondo lui, la Corte Costizuinale ha commesso un grave errore. Ma facciamo un passo indietro.

Sgarbi boccia la decisione della Consulta sull’obbligo vaccinale

Vittorio Sgarbi il Covid lo ha avuto, in forma asintomatica, tanto da essersene accorto solo dopo esserne uscito e da un’analisi che ha rivelato la presenza di anticorpi al virus. E si è anche vaccinato. Pertanto, proprio da persona ricorsa all’immunizzazione, esattamente un anno fa, in un cinguettio sulla vexata quaestio chiariva perfettamente come la pensava. Postando: «Da vaccinato non mi sento affatto minacciato da uno che non l’ha fatto: è un problema suo. Se non c’è un obbligo di legge va rispettata, non solo a parole, la libertà di scelta. Per questo il “Green Pass” rimane un odioso e inaccettabile ricatto di Stato».

«È un grave errore della Corte Costituzionale contro la libertà degli italiani»

Oggi allora, all’indomani della decisione della Consulta di “salvare” l’obbligo del vaccino anti Covid per alcune categorie professionali e gli over 50, il critico si è scagliato contro l’ultimo responso in materia di vaccinazioni e, ospite di Barbara Palombelli a Stasera Italia, ha commentato severamente il responso dei membri dell’organo con sede in Piazza del Quirinale, bollando la decisione come un «grave errore». Asserendo: «È sbagliatissimo. È un grave errore della Corte Costituzionale contro la libertà degli italiani che hanno una dignità e un rispetto della loro persona che indica l’articolo 32 della nostra Costituzione».

Sgarbi sulla risoluzione della Consulta: «È sbagliatissimo… Sono multe ridicole»

E ancora: «Il dubbio su un vaccino che ha avuto certamente efficacia rispetto alla mortalità per quanto ci dicono, (ci dobbiamo credere?)… È un dubbio che ha un elemento in cui non c’è discussione: il vaccinato è rimasto contagioso. Quindi il vaccino non ha eliminato il rischio per “l’altro”, perché il rischio che porterebbe il non vaccinato l’hai mantenuto». Aggiungendo, in conclusione del suo ragionamento, che «quindi, siccome il problema è che la libertà individuale va salvaguardata, anche e soprattutto rispettando i diritti degli altri, non è che tu non vaccinandoti hai fatto qualcosa che fosse pericoloso per la salute degli altri. Per cui non si capisce davvero…».

Cosa ha stabilito la Consulta sull’obbligo vaccinale in pillole

«Sono multe ridicole» ha concluso Sgarbi. Chiudendo un ragionamento che ha aperto nella sua chiosa al capitolo sanzionatorio. Quello che prelude a una montagna di sanzioni in arrivo (secondo l’Ansa in quantità che sfioreranno i due milioni). E che scatteranno per chi era tenuto a vaccinarsi contro il Covid e non l’ha fatto. Essendo ormai scaduti infatti i 180 giorni fissati per giustificare il mancato adempimento all’obbligo vaccinale. Si tratta di professori, operatori sanitari, forze dell’ordine e over 50 che dovranno pagare multe pari a 100 euro a testa.

E da Paragone toni ben più bellicosi…

Un discorso su cui Gianluigi Paragone, si è espresso con toni anche più bellicosi di Sgarbi. Tanto che, parlando con l’Adnkronos, l’ex senatore – tra gli alfieri della battaglia No vax – ha assicurato che chi è in disaccordo con la decisione della Consulta non si fermerà davanti alla sua risoluzione. Asserendo in ultimo: «Si devono mettere in testa che noi non pagheremo le multe – ha tuonato Paragone inasprendo i toni –. E intaseremo di ricorsi la macchina della giustizia. Se loro sono contenti, auguri».

Sotto un estratto dell’intervento di Sgarbi a “Stasera Italia” da Twitter.

 

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