Qatargate, la faccia tosta di Ignazi: la destra non ha diritto di indignarsi per i corrotti di sinistra

13 Dic 2022 9:03 - di Francesco Severini
Qatargate Ignazi

Siamo al rovesciamento della frittata: da sinistra si intima alla destra di non indignarsi per le mazzette del Qatar. Per quella “italian connection” che coinvolge i “buoni”, gli “umani”, quelli del rigore morale, insomma la “sinistra dei diritti”. Come osate, voi, puntare l’indice? Tuona Piero Ignazi nel fondo odierno sul Domani, il quotidiano diretto da Stefano Feltri. Voi che avete nelle vostre file Previti e Dell’Utri? Voi che avete più “furfanti” di quanti non se ne contino a sinistra? Voi che avete votato in difesa di Berlusconi e delle cene eleganti? Ecco: la vostra è una indignazione “mal posta”.

La tesi di Ignazi: la destra non può permettersi di puntare l’indice

E perché sarebbe “mal posta”? Perché si rivolge ai puri per eccellenza, i “compagni” che – appena uno di loro non riga dritto – non si “chiudono a riccio” per difenderlo ma lo cacciano con ignominia. Perché a sinistra si fa pulizia, mica come a destra… Fin qui il povero Ignazi, cui viene affidata la missione impossibile di minimizzare lo scandalo del Qatargate. 

Ma quale pulizia, la sinistra ha cercato di minimizzare

Ora, la pulizia che la sinistra europea avrebbe fatto sarebbe l’espulsione dal gruppo dei Socialisti e democratici di  Eva Kaili, la vicepresidente dell’Aula arrestata perché la polizia le ha trovato in casa una borsa piena di soldi. E ci mancava pure che non la cacciassero. Mentre invece Ignazi vergava le sue pensose riflessioni, si dimettevano dagli incarichi a Strasburgo i dem Cozzolino e Bartolo. Nessuno li ha cacciati, anzi il segretario del Pd Enrico Letta ancora tace su tutta la faccenda. Andrea Cozzolino, per chi non lo sapesse, è l’eurodeputato il cui assistente Francesco Giorgi, compagno della greca Eva Kaili, è finito sotto inchiesta e arrestato per corruzione.

Bartolo e Cozzolino si sono dimessi da soli

“Cozzolino – ricorda Today.it – è anche il presidente della delegazione dell’Aula per i rapporti col Maghreb, quella che intrattiene le relazione tra Strasburgo e Stati come il Marocco, nonché membro della sottocommissione Diritti umani. Due ruoli che, sebbene non sia indagato, sembra difficile che possa mantenere ancora a lungo”. Piero Bartolo ha lasciato a sua volta la posizione di relatore ombra sul testo di liberalizzazione dei visti al Qatar.

Le ridicole dichiarazioni di Brando Benifei

Non solo, ma Ignazi non ha notato, evidentemente, la ridicola dichiarazione di Brando Benifei, l’emergente del Pd  capodelegazione dei dem in Europa, per il quale se la sinistra in Europa prende le mazzette la colpa è della destra che non ha voluto norme anticorruzione più rigorose… Altro che fare pulizia. Questi hanno cercato di nascondere la polvere sotto il tappeto, di minimizzare, di fare finta di niente e infine, sorpresi col sorcio in bocca hanno cominciato a fare la lagna invocando quel garantismo che loro per primi non hanno mai voluto praticare verso gli avversari. Dunque nei loro confronti non solo è lecita l’indignazione, ma anche quel po’ di commiserazione che merita chi si copre di ridicolo.

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