Pd, Bersani: «Il rischio scissione c’è. Chi ha avuto 11 leader non risolve tutto con un capo»

5 Dic 2022 11:47 - di Redazione
Bersani

Dem avvitati nella spirale di una nuova scissione? Per Pierluigi Bersani «i rischi» per un ennesimo big bang nel Pd «ci sono tutti», ma si augura che alla fine si riesca a scongiurarlo nel nome di una ricomposizione. «Se si pensa di risolvere la questione scegliendo un capo ogni tanto, non si risolve», dice dagli studi di Agorà, su RaiTre. Per poi aggiungere: «Questo partito ha avuto 11 segretari da quando è nato, trovare un segretario non è il problema principale. È capire chi sei, dove vai, con chi sta, a chi ti rivolgi». Il guaio è che neppure le parole di Bersani sono nuove. Sono anni che il Pd parla di “identità“, “campo progressista” o di “nuova sinistra“.

Così Bersani ad Agorà

Ma puntualmente questi progetti s’infrangono contro gli scogli di una realtà che racconta ben altro: un partito diviso in correnti, spesso inconciliabili tra di loro, e senso spiccatissimo per il potere. Lo stesso Bersani ne fece una di scissione insieme con D’Alema e Speranza. «Noi l’abbiamo sempre vissuta come una espulsione da un partito totalmente snaturato in quella fase – spiega l’ex-segretario alludendo alla stagione di Renzi -. Da lì in poi abbiamo sempre dato una mano, comprese le ultime elezioni. Dopo Letta penso di essere stato quello che ha girato di più l’Italia, ho sempre dato una mano. Noi non siamo andati via da casa, da una idea di una sinistra di governo, siamo sempre lì».

L’ombra di Renzi

Ma la stessa situazione sembra riproporsi ora. A conferma che nel Pd esiste un malessere ben più profondo che non può più essere imputato solo a Renzi, ormai fuori da quel partito. Un malessere che riguarda innanzitutto le profonde trasformazioni che hanno investito il mondo del lavoro. Modifiche strutturali. Rispetto alle quali gli auspici di Bersani («io spero che più che scissioni possano esserci ricomposizioni di un popolo largo, plurale e che si riesca a lavorare per questo») rischiano davvero di restare tali.

 

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