Meloni si commuove alla festa dell’Hanukkah: «Le leggi razziali furono un’infamia» (video)

19 Dic 2022 19:06 - di Francesca De Ambra

Non riesce a trattenere la commozione Giorgia Meloni quando prende la parola nel Tempio maggiore di Roma. È lì su invito della comunità ebraica per partecipare alla cerimonia dellHanukkah, l’accensione del candelabro. Ad accoglierla, la presidente, Ruth Dureghello con accanto lei il rabbino capo della Capitale, Riccardo Di Segni. «Noi femmine, noi mamme, ogni tanto facciamo questa cosa di piangere», esordisce la Meloni visibilmente commossa. Il motivo è nel significato che lei attribuisce all’Hanukkah. «La storia di questa festa è una festa di coraggio, di un popolo che difende la sua identità, tradizioni, fede – sottolinea il presidente del Consiglio -, cose che al momento vengono considerate troppo spesso un ostacolo o un nemico».

La Meloni alla cerimonia dell’accensione del candelabro

Per la Meloni, al contrario, il retaggio spirituale di un popolo è un punto di ancoraggio irrinunciabile. «Io penso che senza quello che ci portiamo dietro – dice, infatti – noi non possiamo avere né la forza né la consapevolezza per affrontare le sfide che abbiamo di fronte». Quindi aggiunge: «Sono molto contenta di essere qui per questa cerimonia perché ho riflettuto sui tanti significati che sono raccolti in questa celebrazioni e penso che occorra dare a questi insegnamenti la massima divulgazione». Ma è sul tema dell’identità che la Meloni si è soffermata particolarmente: «Non è escludente». E proprio la comunità ebraica ne è uno degli esempi più illuminanti.

Possibile viaggio in Israele nei primi mesi del 2023

«Voi – dice infatti il premiersiete una parte fondamentale dell’identità italiana. E questo significa che l’identità non è qualcosa che esclude ma che aggiunge e rafforza tutti quanti. La cultura ebraica è anche un pezzo della mia identità». A giudizio della Meloni, l’identità forte è anche la dote che a consentito agli ebrei di superare «tante avversità, compresa l’ignominia delle leggi razziali», consentendo loro «di fare quello che altri non sono stati in grado di fare». L’ultima riflessione Giorgia Meloni la riserva al valore della libertà: «La nostra non è scontata. Si può perdere ogni giorno se non la si difende, lo vediamo in Ucraina un popolo ugualmente coraggioso». Infine, un accenno al possibile viaggio in Israele. Una data ancora non c’è: «Spero di andarci nei primi mesi del 2023», dice il premier prima di lasciare l’Hanukkah.

Il plauso della Dureghello

Le parole del premier hanno riscosso il plauso della comunità ebraica della Capitale. «Presidente Meloni – ha detto Ruth Dureghello –, ho apprezzato molto le sue parole nel discorso di insediamento e alla cerimonia per i giornalisti ebrei espulsi dall’Ordine. Non perché non conoscessi le sue posizioni già da prima che ricoprisse questo incarico ma perché ritengo che nel suo ruolo di presidente del Consiglio, queste parole contribuiscano a contrastare definitivamente le ambiguità che in una parte del Paese sono ancora presenti sul fascismo e sulle sue responsabilità».

 

 

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