Malan: «La violenza va condannata e basta. C’è un clima pericoloso contro il governo»

7 Dic 2022 9:01 - di Mia Fenice
Malan

«C’è un clima pericoloso in certi ambienti, che trova la propria giustificazione nel fatto che questo governo è stato catalogato da alcuni come un possibile pericolo per la democrazia, anche se ovviamente la cosa non ha fondamento». Lo afferma Lucio Malan in un’intervista a Il Giornale dopo le minacce in diretta televisiva al ministro Crosetto. «Però c’è chi in virtù di questa teoria si sente legittimato all’uso della violenza. O quanto meno alla sua propaganda».

Malan: «In campagna elettorale c’erano stati episodi simili»

Il capogruppo al Senato di Fratelli d’Italia evidenzia che «già in campagna elettorale c’erano stati episodi simili. Le novità erano le persone che si facevano ritrarre in video e poi postavano sui social il loro odio. Un simile  livore per altri partiti avrebbe indignato tutti. Visto che riguardava FdI nessuno ha detto niente». E poi ancora: «Oramai una dei caduti di questo periodo è la logica. Abbiamo i pacifisti che ritengono legittimo l’uso della violenza come abbiamo le manifestazioni in difesa delle donne dove si incita all’odio nei confronti della Meloni».

«La violenza va condannata e basta»

E quando gli chiedono se era prevedibile questo odio nei confronti di un governo destra guidato da una donna, risponde:  «Le parole o i fatti di qualche sparuta minoranza sono imprevedibili. Il fatto è che simili atteggiamenti non debbono avere alcuna copertura ideologica o essere giustificati da spiegazioni sociologiche. La violenza va condannata e basta. Sempre e comunque». E poi lancia un “messaggio per tutti”. «Ovviamente in politica si difendono le proprie idee e determinate categorie. Ma non bisogna mettere gli uni contro gli altri, nemmeno una classe contro un’altra. Se le cose vanno male agli imprenditori vanno male anche ai lavoratori».

Reddito di cittadinanza? «Bisogna evitare di raccontare bugie»

E sul reddito di cittadinanza sottolinea: «Bisogna evitare di raccontare bugie. Le faccio un esempio. Hanno sfruttato l’immagine di una madre di cinque figli dicendo che perderà il sostegno. Ecco, bugie come queste vanno combattute. E poi c’è da dire che chi pone come unica alternativa al reddito la disperazione sociale dimentica che un’alternativa c’è. Ed è il lavoro».

 

 

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