Lazio, Conte alla canna del gas: per la Regione spuntano i nomi di Ilaria Cucchi e Pecoraro Scanio
Andare da soli sì, ma con quale candidato? All’indomani dell’ufficializzazione della candidatura di Francesco Rocca per il centrodestra e alla vigilia della presentazione del comitato elettorale del candidato di centrosinistra, Alessio D’Amato, annunciata per domani, Giuseppe Conte ancora annaspa alla ricerca di un nome che consenta la corsa in solitaria del M5S alla Regione Lazio. Una partita che si inserisce anche nella cornice del futuro del centrosinistra nazionale, con il Pd sempre alle prese con lo psicodramma congressuale sul campo largo, e delle regionali in Lombardia, dove il leader M5S dà segnali poco rassicuranti a Pierfrancesco Majorino, sostenendo che se col centrosinistra «abbiamo trovato la quadra sul programma, ora discutiamo il nome del candidato presidente». Insomma, Conte gioca al rialzo, ma con tutti i rischi del bluff che emerge da un toto-nomi in cui spunta anche Ilaria Cucchi.
Il M5S senza un candidato per il Lazio
Non è un segreto che, specie nel Lazio, Conte punti a superare il Pd, magari giovandosi anche dello scandalo Qatargate. Si trova però alle prese con il non marginale problema di non avere un candidato spendibile. O forse sarebbe meglio dire di non avere affatto un candidato. La misura della navigazione a vista la danno non solo i nomi usciti finora e finiti tutti in un nulla di fatto, ma anche quelli che continuano a uscire. Dopo le ipotesi tramontate delle telegiornaliste Bianca Berlinguer e Luisella Costamagna e la bizzarra voce su Sabrina Ferilli, poi smentita dallo stesso Conte, che segue il dossier direttamente, ora si fanno i nomi di Alfonso Pecoraro Scanio e Ilaria Cucchi.
Da Ilaria Cucchi a Tridico: le ipotesi di Conte per uscire dai guai
Sullo sfondo ci sono due questioni politiche, una puntuale e l’altra di scenario: il termovalorizzatore di Roma e il posizionamento del M5S rispetto al Pd. Entrambe investono il campo della sinistra e degli ambientalisti, il che spiegherebbe l’ipotesi di ripescare un nome come quello di Pecoraro Scanio, considerato però troppo “compromesso” con la tradizione dem, e di tirare fuori un’idea improbabile come quella di Cucchi, con buona pace della credibilità della candidatura rispetto a una macchina complessa come la Regione Lazio. Il M5s infatti ha incassato l’appoggio tanto di Sinistra Italiana, che nel Lazio ha mollato Europa Verde, quanto del Coordinamento 2050, del quale fanno parte anche Stefano Fassina e Loredana de Petris. Sul tavolo, secondo quanto riferito da Libero, ci sarebbe anche l’ipotesi di Pasquale Tridico, che proprio lui nominò alla guida dell’Inps e che da sempre è uno strenuo difensore del reddito di cittadinanza.