La Russa rilancia la mini naja volontaria di 40 giorni. La sinistra dà di matto a prescindere

12 Dic 2022 10:31 - di Bianca Conte
La Russa

L’annuncio arrivato ieri dal presidente del Senato Ignazio La Russa a Milano, su un ddl per la mini-Naja volontaria di 40 giorni, fa impazzire la sinistra. Che, dal verde Bonelli al Pd Cottarelli, passando per alcuni esponenti di Azione, insorge parlando di proposta “nostalgica” e inappropriata. A cui peraltro indirizza rilievi formali, rispediti al mittente, stante le precisazioni contenute nell’annuncio stesso. Ma andiamo con ordine.

La Russa annuncia il ddl per la mini-naja volontaria di 40 giorni

Ieri, nel suo discorso in chiusura delle celebrazioni organizzate dagli Alpini a Milano per ricordare tutti i caduti, il presidente del Senato Ignazio La Russa ha spiegato chiaramente i termini dell’annuncio di un disegno di legge per portare a 40 giorni quella che è conosciuta come mini naja volontaria. Dichiarando: «Quando ero ministro ho cercato – senza cambiare quello che non era cambiabile, cioè la fine del servizio di leva – di introdurre quella che passò col nome di mini-naja. Cioè 3 settimane volontarie nel corso delle quali ciascuno potesse avvicinarsi alle forze armate. E andare a portare nuova linfa a tutte le associazioni d’arma, a seconda di dove avesse passato quelle 3 settimane».

La precisazione: «Sarà presentato da un gruppo di senatori (non da me, come presidente non posso)»

Quindi, a stretto giro La Russa ha anche precisato: «Ho predisposto un disegno di legge che sarà presentato da un gruppo di senatori (non da me, come presidente non posso) per portare a 40 giorni la mini-naja volontaria». Specificando: «A fronte di questa partecipazione, prevediamo una serie di incentivi che possono essere punti per la maturità per tutti i tipi di scuola. Per la laurea. Come un esame in più o un vantaggio a livello di formazione – ha illustrato La Russa –. E un punteggio aggiuntivo per tutti i concorsi pubblici. Ma naturalmente il vero incentivo resta la volontà di aiutare la propria patria anche con un breve periodo». Concludendo: «Se riuscissimo a fare in modo che i giovani dai 16 ai 25 anni possano, se lo vogliono, passare un periodo di 40 giorni a imparare cosa è l’amore per l’Italia e il senso civico, avremo reso un grande servizio all’Italia».

All’annuncio di La Russa la sinistra impazzisce

Istantanea la levata di scudi della sinistra. Che al solo sentir parlare di Naja ha avvertito un brivido scendere giù per la schiena. Tra i primi a insorgere, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli. Il quale, in un rigurgito di pacifismo d’accatto, ha rispolverato le “vecchie glorie” dei Corpi Civili di Pace e del Servizio Civile Ambientale. Non prima di aver bollato la proposta come «ridicola». E di aver tuonato: «L’idea di Ignazio La Russa di un mini servizio militare di 40 giorni da incentivare con risorse pubbliche è ridicola, non solo perché nessun addestramento militare inizia e finisce in un così ristretto arco di tempo, ma anche perché l’obiettivo da perseguire dovrebbe essere sempre e solo uno: la pace».

La levata di scudi, da Bonelli a Cottarelli…

Più conciso – e confuso – il senatore del Pd Carlo Cottarelli, che in un tweet lanciato a mo’ di sos nel mare della rete, posta: «La Russa propone di incentivare la “naja volontaria” dando punti all’esame di maturità o abbuonando un esame universitario. Ma cosa c’entra l’adesione alla naja con le valutazioni accademiche? Mistero…». Così, a metà strada tra i rilievi di Bonelli e l’interrogativo di Cottarelli, arriva l’intervento che Osvaldo Napoli, della segreteria nazionale di Azione, affida a una nota in cui scrive: «Perché riconoscere incentivi e crediti scolastici ai giovani che scelgano la mini-naja e non ai giovani volontari della Protezione civile o di altre associazioni di solidarietà?».

La replica del portavoce di La Russa alle recriminazioni della sinistra

A tutti loro, allertati dall’annuncio, ha replicato in una nota il portavoce del Presidente del Senato, il giornalista Emiliano Arrigo. Il quale, nel merito delle recriminazioni scatenatesi a sinistra, ha osservato come si «ignori colpevolmente che l’annuncio del presidente La Russa sull’ampliamento a 40 giorni della cosiddetta “mini naja” (3 settimane di volontaria partecipazione alla vita militare) – tuttora in vigore ancorché non più finanziata dagli ultimi governi – era già stato fatto nella precedente legislatura. E che la relativa pdl stava per essere presentata da un gruppo di senatori di centrodestra, quando si interruppe improvvisamente la legislatura. Corretto e applaudito quindi, il suo annuncio di oggi sulla presentazione, pur senza la sua firma, di questa proposta di legge».

«L’annuncio del presidente del Senato è corretto»: ecco perché

Chiosando quindi: «Se a qualcuno non piace o, peggio, se considera gli uomini e le donne con le stellette strumento di guerra e non di pace, come incredibilmente afferma Bonelli – avverte Arrigo – potrà dirlo in Parlamento. E spiegarlo anche all’Associazione Nazionale Alpini e alle altre associazioni d’Arma che aspettano i futuri giovani volontari come nuova linfa per le loro ammirate azioni di solidarietà e intervento nelle calamità».

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