Grave attacco dell’Usigrai al direttore Petrecca. Pluralismo e libertà: strumentale offensiva politica

17 Dic 2022 14:18 - di Paolo Lami

Dall’Usigrai, il sindacato di sinistra dei giornalisti Rai, arriva un attacco scomposto e vergognoso contro il direttore di RaiNews24, Paolo Petrecca “colpevole” di aver partecipato ad un dibattito culturale, assieme ad altri ospiti, giornalisti di varie testate e politici di diversi orientamenti, nell’ambito del decennale di Fratelli d’Italia, in corso a Roma.

“La maggioranza ‘UsigraiControCorrente ha deciso, ancora una volta – sottolinea “Pluralismo e Libertà” – di calarsi nell’agone della contrapposizione politica, attaccando un Direttore reo di avere espresso liberamente la propria opinione, nell’ambito di un confronto a carattere culturale nella kermesse di FdI, in corso a Roma, arrivando per questo a collocarlo fuori dal recinto dei principi Costituzionali e del Servizio Pubblico”.

“Sui principali generali della terzietà dell’informazione si può e deve tenere aperta la riflessione – si augura Pluralismo e Libertà . – Peccato che ad alzare l’immancabile indice accusatore siano gli stessi che non hanno mai alzato il sopracciglio nell’infinita serie di casi di segno opposto”.

“Per l’ennesima volta il sindacato unico dei giornalisti Rai issa la bandiera dell’indipendenza a corrente alternata: la stessa Usigrai – ricorda Pluralismo e Libertà – non è stata altrettanto pronta a stigmatizzare la partecipazione di vari direttori, dirigenti e conduttori del Servizio Pubblico, alla scuola politica del Pd, alle Feste dell‘Unità, le prese di posizione pubbliche contro le misure del nuovo Governo, tanto da innescare aperte contrapposizioni sui social con gli account di partiti e leader politici”.

L’articolo 3 della Costituzione – rammenta  ‘Pluralismo e Libertà’ – garantisce a tutti i cittadini pari dignità di opinione, direttori Rai compresi, non solo quelli tutelati dagli autoproclamati custodi dei valori dello Statuto e del Contratto di Servizio che vorrebbero, con queste modalità di aggressione, mettere a tacere ogni pluralismo e libertà di espressione”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *