Far West nella Roma di Gualtieri: cacciatori di cinghiali contro animalisti, prime risse in strada

6 Dic 2022 11:28 - di Marta Lima

Far West nella Roma di Gualtieri, come già con Virginia Raggi. Nulla è cambiato, anzi, qualcosa forse è peggiorato. Oggi accade che cacciatori di cinghiali, con truppe di cittadini arrabbiati per l’invasione degli animali, si scontrino con animalisti a difesa dei quadrupedi che “non hanno colpa se la città è invasa dai rifiuti e loro vanno a caccia di cibo”.  Viene quasi da dar ragione ai cinghiali, ma intanto, per le strade della Capitale, si segnalano i primi “scontri” tra opposte fazioni, con i poliziotti costretti a mediare.

Ne parla oggi Repubblica sulle pagine locali, a proposito di quanto accaduto al parco della Serpentara. Una trentina di persone ieri mattina si è presentata al parco seguendo un gruppo di cacciatori che era arrivato in zona a seguito delle numerose segnalazioni dei residenti chiedendo che agli animali non venisse fatto nulla.

Roma e l’invasione dei cinghiali, primi duelli in strada

Dall’incontro in strada tra le truppe “cinghialate” e gli animalisti ne è nato un parapiglia, fortunatamente rientrato dopo pochi minuti, con in mezzo le forze dell’ordine e i residenti. “I primi impegnati ad offendere agenti e militari, i secondi impegnati a calmarli e i terzi desiderosi solamente di riappropriarsi di un pezzo di verde che si estende non lontano dai loro palazzi. Coinvolti anche i cacciatori che da mesi stanno provvedendo alla cattura degli ungulati, su input della Regione e della Prefettura, per cercare di ridurre il numero di esemplari in circolazione rispondendo al piano di contenimento dopo l’espandersi della peste suina….”, racconta Repubblica.

Gli animalisti aggrediscono un carabiniere della Forestale

Il giornale dà conto anche di una aggressione a un  militare dei carabinieri della forestale aggredito, spintonato e portato al pronto soccorso. Nei confronti degli animalisti si è proceduto per resistenza a pubblico ufficiale. “Nelle scorse settimane in più di un’occasione le stesse squadra sono state attaccate: per ogni gabbia che posizionavano dentro alle riserve, al fine di cattura gli ungulati, bastava che passassero poche ore che quelle gabbie venivano danneggiate o rese inutilizzati. Con danni economici importanti dal momento che i pezzi di ricambio per poter riutilizzare le recinzioni costano molto di più delle gabbie. E sabotarne tre o renderle comunque inutilizzabili non costa meno di 12 mila euro” dice ancora Repubblica secondo cui “i cinghiali sono tornati ad essere visti nelle strade centrali di Roma: un ungulato è stato avvistato a pochi metri dalla fontana di piazza Mazzini”.

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