Crollano i tesserati: 2022 “annus horribilis” per il Pd. E ora i dem sperano nel congresso
Dovesse verificarsi in Borsa, sarebbe uno di quei crolli destinati restare impressi nel ricordo degli investitori. Fortunatamente, invece, parliamo solo del numero dei tesserati del Pd, passati – informa la Stampa – da 320mila a 5omila nel volgere di un solo anno. Praticamente una débacle. I dirigenti alzano nebbie fumogene e parlano di «calo fisiologico» in parte causato anche dalla nuove modalità di iscrizione (al 50 per cento online) e dai pagamenti tramite Pos. Il Nazareno ne ha acquistato e spedito una sessantina. Nessuno può pagare più di due quote.
I tesserati calati da 320mila a 50mila
E questo per evitare i soliti pacchetti di tessere con annessi cinesi in coda per votare alle primarie, come accadde a Napoli qualche anno fa. A dar retta ai dirigenti dem, il rigore nelle modalità di tesseramento non solo non danneggerà il partito più di tanto, ma produrrà perfino effetti benefici. «Ci libererà dei dati drogati, oggi non ci sono più tesserati finti», dice qualcuno. È pur vero, tuttavia, che non parliamo di qualche centinaia di iscritti ma di decine di migliaia di persone. Comprensibile il tentativo di imputare tutto alle nuove modalità di tesseramento, ma i numeri sono testardi.
Dato coerente con i sondaggi elettorali
E non è che le cose cambino in meglio a dare per buona la tesi dei dirigenti nazionali. Sostenere, infatti, che ora non ci sono più dati gonfiati (in quelle proporzioni), equivale ad ammettere che finora il Pd è stato abitato da fantasmi. Ma a dare una mano provvederà ora il congresso. Ai livelli alti del partito si scommette su un considerevole incremento degli iscritti determinato dalla corsa per la segreteria. Secondo le stime di chi s’intende di queste dinamiche, il tesseramento del Pd dovrebbe toccare quota 80mila. Un numero che resta comunque lontanissimo dai 320mila dello scorso anno. Ma tant’è: se i sondaggi danno il Pd sotto il 15 per cento, è del tutto normale che cali anche il numero dei tesserati. È meglio farsene una ragione.