Addio al Festival della Canzone Cristiana, Luxuria rinuncia: “Non voglio litigare”. Tutta colpa dei bigotti
È stato bello ma è durato lo spazio di un mattino. Vladimir Luxuria non parteciperà al Festival della Canzone Cristiana che si svolgerà a febbraio a Sanremo. È lei stessa a rifiutare l’invito, accolto in un primo tempo con entusiasmo, costretta dagli eventi. Anzi dalle prese di distanza del vescovo di Ventimiglia, Antonio Suetta. Che non ha la “provocazione che ha generato confusione” . La presenza di Luxuria, annunciata giorni fa, non è piaciuta al vescovo. “Sospetto che serva a portare avanti l’agenda Lgbt, ma la Diocesi non c’entra nulla”.
Sanremo cristiano, Luxuria rinuncia dopo le parole di Suetta
La protagonista non vuole litigare, dice, e preferisce rinunciare. “Con amarezza e con tristezza mi sento obbligata a dover declinare l’invito del direttore artistico del Festival della Canzone Cristiana”. Così l’attivista e portabandiera Lgbtq+, già parlamentare, tornata di recente alla fede cattolica secondo quanto ha confessato a Pierluigi Diaco durante una puntata di “BellaMa”. Un ritrovato incontro con Dio. Che però non è sufficiente a darsi una nuova verginità, né può essere un modello di fede, viste le polemiche per la sua partecipazione alla kermesse sanremese cristiana in calendario per il 9, il 10 e l’11 febbraio 2023. In parallelo al Festival della Canzone Italiana.
“Non voglio fare polemiche, peccato”
“Sono in una fase della mia vita in cui non ho nessun desiderio di fare polemica – sottolinea Luxuria all’Adnkronos. ” La mia presenza al Festival era solo per una testimonianza di fede che pensavo fosse degna di essere ascoltata”. Un po’ di vittimismo e qualche lezione ai ‘soliti oscurantisti’. “Questa porta chiusa in faccia non è nel segno della chiesa inclusiva, auspicata da Papa Francesco. Mi auguro che ognuno abbia il diritto alla fede e che tutti siano considerati figli di Dio”.
L’annuncio del direttore artistico Venturi
L’annuncio della presenza sul palco di Vladimiro Guadagno, in arte Luxuria, è arrivato per bocca del direttore artistico del festival “alternativo” sanremese, Fabrizio Venturi. Doveva essere un colpaccio di immagine, il suo. “Vladimir è un grande personaggio politico e dello spettacolo, una persona che stimo molto, che ha lottato e che lotta ogni giorno contro ogni forma di discriminazione. È anche una bravissima cantante. E ci auguriamo che possa esibirsi sul nostro palco, magari con una canzone i cui contenuti sono cristiani. Il nostro Festival canta l’amore, la fede in Dio, la pace, l’unità e veicola un messaggio di amore universale”.