Da giovedì arrivano le prime Tredicesime per i pensionati con aumenti. Ecco chi ne beneficerà
Tredicesime, quando arriveranno? I pensionati cominceranno a riscuoterle giovedì prossimo; i dipendenti pubblici e quelli privati, invece, entro le prossime tre o quattro settimane. Per molti di loro scatteranno anche gli aumenti, frutto della rivalutazione annuale determinata dall’adeguamento al costo della vita, a seguito dei rilevamenti Istat della variazione dell’indice dei prezzi al consumo. Tra i tanti anche quelli relativi all’incremento di due punti percentuali dalle tredicesime dei pensionati, oltre che degli importi delle pensioni dei mesi di ottobre, novembre e dicembre. L’aumento delle tredicesime di dicembre vale per coloro che hanno visto applicarsi l’aumento della rivalutazione straordinaria fino al massimo 2%, ossia coloro che hanno redditi annui pari o inferiori ai 35mila euro. Il ritocco verrà corrisposto soltanto ai titolari del trattamento pensionistico mensile pari o inferiore ai 2.692 euro.
Tredicesime per regali, bollette e rate del mutuo
Intanto l’Ufficio studi della Cgia ha già fatto i primi conti: quest’anno l’ammontare complessivo toccherà i 46,9 miliardi di euro, di cui 11,4 verranno ‘assorbiti’ dal fisco. I destinatari di questa gratifica ammontano a 33,9 milioni di italiani: 16,1 milioni di pensionati e 17,8 milioni di lavoratori dipendenti. In complesso, i beneficiari incasseranno un ammontare lordo pari a 46,9 miliardi di euro. Se a questo importo sottraiamo gli 11,4 miliardi di ritenute Irpef che finiranno nelle casse dell’erario, nelle tasche degli italiani rimarranno 35,5 miliardi netti.
La Cgia sottolinea che probabilmente una buona parte di questa mensilità aggiuntiva sarà spesa nel mese di dicembre per pagare, in particolar modo, le bollette di luce e gas, la rata del mutuo, il saldo dell’Imu della seconda abitazione, ma è altrettanto auspicabile che la rimanente parte venga utilizzata per rilanciare i consumi natalizi. Una voce, quest’ultima, che ha una incidenza molto importante sul bilancio annuale di molti artigiani e di altrettanti piccoli commercianti. L’Ufficio studi della Cgia stima inoltre che la spesa per i regali natalizi di quest’anno dovrebbe toccare almeno la stessa soglia registrata l’anno scorso, quando sfiorò i 9,5 miliardi di euro. Niente a che vedere, tuttavia, con quanto spendevamo prima della grande crisi del 2008-2009, quando per i regali natalizi gli italiani facevano acquisti per 18/19 miliardi di euro. La contrazione registrata in questi ultimi anni in parte è anche ascrivibile al fatto che molti italiani anticipano a novembre l’acquisto dei regali, approfittando del “black friday”.
Prodotti tecnologici e abbonamenti alle piattaforme digitali le priorità
Con meno acquisti, tuttavia, spiegano gli analisti della Cgia, a pagare il conto sono stati soprattutto i negozi di vicinato, mentre gli outlet e, almeno in parte, la grande distribuzione organizzata sono riusciti ad ammortizzare il colpo. Speriamo che anche grazie alle tredicesime, in questo ultimo mese dell’anno si torni a spendere intelligentemente, ridando così fiato alla domanda interna che, purtroppo, è destinata a contrarsi. I regali più diffusi tendenzialmente anche quest’anno i generi alimentari dovrebbero confermarsi la tipologia di regalo natalizio più gettonato dagli italiani: seguono i giocattoli, i prodotti tecnologici, i libri, l’abbigliamento/scarpe e gli articoli per la cura della persona. Non c’è alcun dubbio che i cosiddetti regali “digitali” subiranno una decisa impennata: potendo essere acquistati senza doversi recare presso i negozi fisici, sicuramente subiranno un ulteriore aumento. In particolare gli abbonamenti a piattaforme streaming e buoni regalo per acquistare online.