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Torino, 15enne di origine marocchina bullizzata dalle compagne: tirata per i capelli e presa a calci

Cronaca - di Redazione - 18 Novembre 2022 - AGGIORNATO 18 Novembre 2022 alle 19:53

Una le ha tirato una palla in faccia, poi l’ha presa per i capelli e gettata a terra. Altre due l’hanno presa a calci. E’ accaduto il 26 ottobre a Pinerolo (Torino), come riferisce Repubblica. La vittima è una quindicenne di origine marocchina che tornava a casa dopo essere uscita da scuola. Le bulle le hanno anche strappato le unghie finte danneggiando però anche le unghie vere. La ragazzina è andata al pronto soccorso per farsi medicare e i genitori hanno sporto denuncia.

La violenza ripresa col cellulare

La violenza è stata ripresa col cellulare da un’altra ragazza che ha mostrato il video a due professori. la procura dei minori ha avviato un’indagine per bullismo. La scuola ha preso provvedimenti nei confronti delle studentesse che hanno orchestrato l’aggressione.

Nei giorni scorsi tuttavia “la ragazzina è stata di nuovo minacciata e presa di mira dallo stesso gruppetto di compagne, tanto che sono state presentate altre due integrazioni alla prima denuncia”.

Una compagna le ha tirato la palla in faccia e poi l’ha presa a schiaffi

Il 16 ottobre, giorno in cui è avvenuta l’aggressione, “la 15enne stava chiacchierando con un connazionale in lingua araba, quando una studentessa in monopattino si è avvicinata e le ha tirato una palla in faccia per poi darle uno schiaffo, tirarle i capelli e gettarla a terra. Secondo quanto riporta la Repubblica Torino, che cita il testo della denuncia, la giovane ha affermato di aver pensato che i due stessero parlando male di lei. Quando la vittima si è rialzata e allontanata, la ragazza che l’ha aggredita e altre due amiche l’hanno rincorsa, presa a calci in faccia, strappato le unghie e insultata. Insulti che sono poi continuati su Instagram: “Sfigata, io continuo appena ci sei a scuola”.

Una “ragazzina coraggiosa” che ha subito denunciato

“Si tratta di una ragazzina coraggiosa, non solo perché ha subito denunciato, ma anche perché non ha mai smesso di andare a scuola, pur vivendo il forte stress che questa violenza le sta procurando. Al di là delle responsabilità dell’aggressione, che saranno accertate, confidiamo che il preside e gli insegnanti prendano provvedimenti per tutelarla da ulteriori episodi di bullismo”, ha commentato l’avvocato che la difende Raffaele Folino.

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di Redazione - 18 Novembre 2022