Pochi emendamenti e tabella di marcia serrata: la maggioranza avanti compatta sulla manovra
In una riunione a Palazzo Chigi durata meno di un’ora e mezza, i capigruppo di maggioranza hanno definito modalità e tempistica per la manovra, nella consapevolezza che l’approvazione entro il 31 dicembre è una «corsa contro il tempo» per evitare la «sciagura» dell’esercizio provvisorio. All’incontro, presieduto dal premier Giorgia Meloni, c’è stata compattezza sia sull’impianto della manovra sia sulla necessità di limitare gli emendamenti, pur senza rinunciare ad apportare eventuali miglioramenti. «C’è piena coesione della maggioranza e convergenza sui temi, l’esercizio provvisorio sarebbe una sciagura e noi non vogliamo correre questo rischi, essendoci tempi molto brevi», ha spiegato il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti, sottolineando che «i tempi sono quelli che sono e tutti siamo d’accordo su una autolimitazione auspicabile» sugli emendamenti.
Non solo la manovra: tutte le scadenze che trasformano dicembre in una corsa contro il tempo
Il disegno di legge di Bilancio è stato firmato oggi dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo il via libera della Ragioneria dello Stato. Arrivato alla Camera, si prevede che sia all’esame dell’Aula del Senato tra il 27 e il 29 dicembre. Il mese che viene sarà particolarmente intenso, non solo per l’approvazione della manovra ma anche per tutta una serie di altri decreti che devono essere convertiti, dal decreto Nato, a quello Giustizia, fino al dl Aiuti quater.
Molinari: «La Lega presenterà qualche emendamento, ma siamo già molto soddisfatti»
Sarà dunque «un dicembre ingolfato dal punto di vista parlamentare», ha sottolineato il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, spiegando che oggi «abbiamo impostato un metodo di lavoro e i lavori d’aula per il mese di dicembre», proprio alla luce di queste scadenze. Quanto alla posizione della Lega rispetto alla manovra, Molinari ha chiarito che «qualche emendamento lo presenteremo, ma siamo già molto soddisfatti». Insomma, «porteremo migliorie, ma niente di stravolgente, perché il testo già risponde alle nostre richieste».
FI: «Sulla manovra abbiamo stabilito un metodo di lavoro. Maggioranza compatta»
Di «clima costruttivo» ha parlato, poi, Alessandro Cattaneo, capogruppo azzurro alla Camera. «C’è la volontà della maggioranza di essere compatta e di arrivare all’approvazione della manovra nei tempi prestabiliti, garantendo anche – ha chiarito l’esponente di FI – lo spazio legittimo e doveroso per le opposizioni». «Abbiamo condiviso un metodo con cui ogni forza politica proporrà le proprie migliorie», ha proseguito, spiegando che «sciolte due-tre questioni politiche a cui ogni forza legittimamente tiene, non è un problema di numero di emendamenti», ma di qualità. FI, ha ricordato Cattaneo, punta soprattutto sulla sulla detassazione per l’assunzione di nuovi giovani e sulle pensioni. È stata poi la capogruppo al Senato, Licia Ronzulli, a chiarire che «Meloni non ci ha fatto richieste sul numero degli emendamenti, ma è il nostro senso di responsabilità che ci porta a limitarli, non tanti ma di ottima qualità».
Lupi: «L’esercizio provvisorio? Non vedo rischi, anche nell’opposizione c’è responsabilità»
«È stato un lavoro proficuo che dimostra ancora una volta la compattezza della maggioranza», ha detto il capo politico di Noi Moderati, Maurizio Lupi, spiegando che il metodo di lavoro stabilito «vedrà la maggioranza lavorare insieme in parlamento con i capigruppo di Camera e Senato e poi un confronto continuo direttamente con il presidente del Consiglio e il ministro Giorgetti». «Si parte con il piede buono, com’era giusto che fosse», ha concluso Lupi, escludendo il rischio di esercizio provvisorio. «Ci si confronterà seriamente anche con l’opposizione, ma – ha detto Lupi – non vedo rischi di esercizio provvisorio perché vedo la responsabilità di tutte le forze del parlamento, compresa l’opposizione».