Pnrr, arriva la seconda rata da 21 mld. In cabina di regia Meloni imprime il cambio di passo
È durata circa un’ora a palazzo Chigi la riunione della cabina di regia sul Pnrr, alla presenza dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Al tavolo, dove siede gran parte della squadra di ministri e sottosegretari, erano presenti anche i rappresentanti della Conferenza delle Regioni, dell’Upi e dell’Anci, «nel segno – ha spiegato Palazzo Chigi – della cooperazione istituzionale ribadita dal Governo con le autonomie territoriali». La riunione, oltre che per fare il punto sull’avanzamento degli obiettivi, è stata l’occasione per una indicazione di metodo: l’intenzione è procedere con una convocazione regolare della cabina di regia. Con il precedente governo era stata convocata solo due volte. I lavori saranno coordinati dal ministro per gli Affari europei, la coesione territoriale e il Pnrr, Raffaele Fitto.
Palazzo Chigi comunica l’accredito dei 21 miliardi della seconda rata
«Il presidente Meloni – si legge in una nota di Palazzo Chigi – ha sottolineato la centralità del ruolo e delle funzioni della cabina di regia, quale luogo istituzionale dove monitorare lo stato di attuazione degli obiettivi del Pnrr e individuare puntualmente le soluzioni tecnico-politiche per superare le eventuali criticità in fase di attuazione. Per assicurare a pieno le sue funzioni, la cabina sarà convocata sistematicamente, in sede sia plenaria che settoriale, per affrontare le questioni connesse a specifici adempimenti e obiettivi». Già la prossima settimana, ha fatto sapere ancora la presidenza del Consiglio, «saranno previste sedute bilaterali con le singole amministrazioni per monitorare lo stato di attuazione di tutti gli obiettivi ancora da raggiungere entro il 31 dicembre». Nel corso della riunione è stata inoltre data comunicazione dell’accredito di 21 miliardi di euro della seconda rata prevista a seguito della verifica degli adempimenti al 30 giugno 2022. «L’obiettivo espresso da tutti è quello di rispettare i tempi previsti ed a utilizzare al meglio tutte le risorse», si legge infine del comunicato di Palazzo Chigi.
Le criticità ereditate dal governo: spesi 21 miliardi a fronte di 33
Secondo quanto emerso e riferito dall’agenzia di stampa Adnkronos, nel corso dell’incontro Meloni ha ricordato che il Pnrr rappresenta la principale sfida che il governo dovrà affrontare nei prossimi anni e che rappresenta un’occasione per l’Italia, che non va sprecata. La linea indicata è che ogni euro dovrà essere speso bene e nell’ottica del sostegno alla crescita economica, allo sviluppo e all’ammodernamento della Nazione. Il premier quindi ha chiarito che l’obiettivo del governo è assicurare la massima integrazione tra le diverse fonti di finanziamento aggiuntive, per una maggiore efficienza ed efficacia delle politiche di investimento e avrebbe spiegato che in termini di spesa il Pnrr sconta alcune difficoltà, dalla Nota di aggiornamento al Def di settembre si evince che il livello della spesa al 31 dicembre 2022 è di 21 miliardi di euro a fronte di 33 miliardi di euro previsti dal Def di Aprile 2022.
Meloni imprime il cambio di passo alla cabina di regia sul Pnrr
Meloni, poi, comunicando l’accredito della seconda rata di 21 miliardi di euro, legata al raggiungimento degli obiettivi conseguiti al 30 giugno 2022, ha ricordato che entro il 31 dicembre 2022 l’Italia è chiamata a realizzare circa 55 obiettivi per poter richiedere alla Commissione europea la terza rata. Un lavoro impegnativo, nel quale la cabina di regia dovrà giocare un ruolo centrale. Il premier, quindi, secondo le ricostruzioni, ha esortato tutti al massimo impegno e alla più ampia collaborazione, invitando a considerare il Pnrr come priorità e indicando come metodo un approccio pragmatico e non ideologico.
Regioni e Comuni applaudono al metodo della cooperazione internazionale
Soddisfazione per l’accredito della seconda tranche è stata espressa poi dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che ha sottolineato che così «sono disponibili 10 miliardi di euro di sovvenzioni e 11 miliardi di prestiti per l’Italia». «È la dimostrazione concreta – ha aggiunto – che abbiamo fatto tutti i passaggi necessari per raggiungere questo step e continueremo a vigilare e agire con la stessa determinazione e serietà fino al raggiungimento dell’obiettivo finale». E soddisfazione è stata espressa dal presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, e da quello dell’Anci, Antonio Decaro, per il metodo di collaborazione adottato da Meloni. «Questo vuol dire tornare a coinvolgere i territori, una mancanza del passato -del governo Conte II- poi migliorata con Draghi. Ma se riusciamo a rafforzare questo aspetto, sarà positivo per centrare gli obiettivi del Pnrr».