Manovra, Schillaci: “Mai tanti fondi per la Sanità. Incentivi ai medici dei pronto soccorso”

30 Nov 2022 8:30 - di Sara De Vico

Isolamento più breve da 7 a 5 giorni, incentivi ai medici del pronto soccorso per rendere più appetibile il servizio sanitario, potenziamento della medicina del territorio: sono i punti cardine della svolta impressa dal governo, a partire dalla gestione del Covid.

Covid, Schillaci: pronti a passare a un nuovo modello

“Sulla pandemia siamo pronti a passare a un nuovo modello”. Così il ministro della Salute Orazio Schillaci intervistato dal Corriere della Sera. “Valutiamo quale sia lo strumento corretto per attuarlo. Forse non basterà una circolare», chiarisce alla vigilia dell’incontro con i presidenti di Regione. La prima novità è la riduzione dell’isolamento da 7 a 5  per i positivi asintomatici, anche in assenza di tampone negativo. “È chiaro che chi esce dall’isolamento senza la prova diagnostica dovrà avere senso di responsabilità. E indossare la mascherina in caso di contatti con persone fragili. Puntiamo sulla persuasione non sugli obblighi”.

Isolamento da 7 a 5 giorni, addio tamponi

In Italia c’è un utilizzo sproporzionato di tamponi (quello che Bassetti definisce tamponite). Nel Regno Unito e Spagna – sottolinea il ministro –  sono già passati a questa fase.  Ma la guardia non si abbassa. “Non è un allentamento. Ci adeguiamo al virus, ormai endemico, con il quale bisogna imparare a convivere. Continuiamo a seguire con grande attenzione l’epidemia. Per ora non ci sono segnali di preoccupazione. I casi sono saliti, è vero, però non c’è pressione sugli ospedali.  Aver abolito il bollettino quotidiano non significa aver abbassato la guardia. Divulgare tutti quei numeri giorno per giorno non aveva senso”.

In questa manovra 134 miliardi complessivi

Riflettori puntati sui fondi per la sanità, croce di ogni governo. “In questa manovra – annuncia Schillaci – non sono mai stati così alti, oltre 134 miliardi complessivi. Per il 2023 vengono stanziati 2,3 miliardi che si aggiungono ai due già previsti dal governo Draghi. Tutto questo in una fase difficile caratterizzata da Covid, guerra in Ucraina e emergenza energetica”. È chiaro che la fetta più importante verrà utilizzata per coprire i costi delle bollette di ospedali e Asl. Però vanno colti tanti segnali di interesse verso altre emergenze.

Incentivare gli operatori del pronto soccorso

Tra le priorità il ministro cita la necessità di ampliare gli organici e di rivedere gli stipendi. “Stiamo facendo in modo di anticipare al 2023 i 200 milioni di incentivi per gli operatori del pronto soccorso. Un problema cruciale, il personale sta andando avanti con organici ridotti all’osso, sostenendo un carico di lavoro immenso”. Schillaci è intenzionato a combattere una difficoltà cronica. “I laureati in medicina scelgono specializzazioni meno stressanti. E la medicina dell’emergenza non ha rincalzi tanto che i bandi di concorso per le assunzioni vanno deserti. Bisogna renderla più attrattiva garantendo anche sicurezza nei presidi di pronto soccorso”. Una volta  fatti i conti sul disavanzo legato ai costi del Covid (forse 3,8 miliard), il successore di Speranza intende ricavare risorse maggiori per gratificare gli operatori sanitari, non solo quelli dell’emergenza. “Il servizio sanitario va reso più appetibile”.

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