Mail della Cgil sugli indirizzi privati degli studenti: “Rivolta contro la Meloni”. L’ira di FdI

20 Nov 2022 19:05 - di Monica Pucci
Fa discutere l'iniziativa della Cgil che avrebbe "violato" le mail degli studenti dell'università di Firenze per appelli anti Meloni

Nelle stesse ore in cui il governo Meloni lima i dettagli della sua prima manovra finanziaria, che dovrebbe vedere la luce domani pomeriggio a Palazzo Chigi, si scopre che il principale sindacato italiano, chiamato già a discutere dei contenuti con l’esecutivo, soffia sul fuoco della protesta giovanile. La Cgil lo fa preventivamente, chiedendo agli studenti di scendere in piazza contro il governo Meloni con delle mail ufficiali spedite su indirizzi personali dell’Università di Firenze, che dovrebbero servire a ben altri scopi.

Il sindacato che parla col governo e attiva la protesta preventiva

La notizia viene riportata oggi dal Giornale, che parla di ben 53mila studenti contattati via mail dalla Cgil, indicata come mittente. Ai ragazzi iscritti all’Università di Firenze sarebbe arrivata una comunicazione avente come oggetto: “Mobilitazione studentesca 18 novembre: i precari università a fianco degli studenti“. Il tutto, in preparazione della manifestazione dei collettivi di sinistra “No Meloni day” andata in scena in alcune città italiane, con scarsa partecipazione, peraltro, nei giorni scorsi.

“A Firenze appuntamento alle ore 9 al presidio sotto la sede della Regione Toscana in Piazza Duomo, 10”, recita la mail, come scrive Il Giornale, sintetizzando il documento che esprime critiche al “cambio di governo con l’insediamento dei ministri Bernini e Valditara al Mur e al Mi”.

Mail della Cgil agli studenti: interrogazione di FdI

Indignate le reazioni, sul fronte politico, di Fratelli d’Italia, con Chiara La Porta, deputato di FdI, che annuncia la presentazione di un’interrogazione parlamentare. Secondo Nicola D’Ambrosio, presidente di Azione Universitaria, le mail sarebbero arrivate anche in altre città italiane, sempre su mail personali degli studenti.

“Maurizio Landini dovrebbe chiarire in merito alla mail inviata a oltre 50mila studenti dell’Università di Firenze con la quale si chiedeva la partecipazione alla manifestazione anti-Meloni. Iniziativa che alla fine si è risolta in un sonoro flop, a dimostrazione di dove stiano davvero gli italiani, gli studenti e infine gli stessi lavoratori. – dichiara il vicecapogruppo vicario di Fratelli d’Italia al Senato, Raffaele Speranzon. – Rimangono però sul campo una serie di questioni, da quella della privacy e cioè come la Cgil è entrata in possesso degli indirizzi mail degli studenti. Che la privacy non valga quando le mail si scrivono con la mano sinistra? E poi c’è un tema politico e cioè nel mentre la Cgil partecipa ai tavoli organizzati dal governo, al fine di individuare un cammino comune per fronteggiare la crisi e rilanciare la nostra economia, il sindacato fomenta i giovani e li invita a protestare con l’Esecutivo. Insomma, Landini chiarisca è pronto a dialogare con il governo per il benessere dei lavoratori oppure vuole fare l’arruffapopolo di studenti? Quello che è certo, è che non pensi di recitare due parti in commedia”.

La reazione di Forza Italia: “Chi ha dato gli indirizzi alla Cgil?”

“Se è vero, come titola oggi il Giornale, che la Cgil ha inviato 53mila mail agli studenti universitari di Firenze per invitarli a protestare contro il Governo, è indispensabile che intervenga il Garante sulla privacy”, attacca anche il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi. “Chi ha dato gli indirizzi mail alla Cgil?”, si chiede Antoniozzi, che poi aggiunge: “L’università degli studi di Firenze deve chiarirlo in ragione di una libertà che non può essere invocata a piacere e poi essere palesemente tradita in questo modo”. “I dati sensibili sono sacri e non possono essere divulgati in questo modo – conclude Antoniozzi – con un metodo di stalinismo informatico che va certamente censurato”.

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