Holodomor, oggi il ricordo dello sterminio per fame voluto da Stalin in Ucraina. Mozione FdI: fu genocidio
Oggi 26 novembre, nella basilica di Santa Sofia a Roma avrà luogo la solenne commemorazione dell’Holodomor, lo sterminio per fame provocato dall’Urss di Stalin in Ucraina dal 1932 al 1933, che causò diversi milioni di morti, ricordato da Papa Francesco durante l’ultima udienza generale. Dopo il riconoscimento del crimine da parte dell’Onu nel 2003 e dal Parlamento europeo nel 2008, il parlamento dell’Ucraina lo ha definito genocidio decidendo di commemorarlo ufficialmente il quarto sabato del mese di novembre, aprendo nel 2008 anche il Museo nazionale del genocidio dell’Holodomor.
Nel giorno della ricorrenza dei 90 anni dello Holodomor – ha dichiarato il premier Giorgia Meloni – “il pensiero va ai milioni di ucraini, in gran parte anziani e bambini, privati in pieno inverno di elettricità, acqua e riscaldamento dai bombardamenti russi che si accaniscono volutamente sulle infrastrutture civili. Azioni inaccettabili e in violazione del diritto internazionale che rafforzano la convinzione di sostenere il popolo ucraino nella sua battaglia per la libertà e la sopravvivenza”.
In Germania, in occasione di questa giornata del ricordo – scrive Il Foglio – è stata depositata al Bundestag una risoluzione per il riconoscimento della carestia prodotta da Stalin come genocidio. Il testo, presentato congiuntamente da Spd, Verdi, Fdp e Cdu/Csu – quindi dalle forze di maggioranza e dall’opposizione (escluse l’estrema sinistra e l’estrema destra), riconosce la morte di 4 milioni di persone in Ucraina come un “genocidio”, inserendo l’Holodomor “nell’elenco dei crimini disumani commessi dai sistemi totalitari, nel corso dei quali milioni di vite sono state spazzate via in Europa, soprattutto nella prima metà del XX secolo” e pertanto è “parte della nostra storia comune di europei”.
Anche Fratelli d’Italia ha predisposto una mozione che verrà presentata martedì con l’ambasciatore ucraino in Italia per il riconoscimento “dell’Holodomor come genocidio” in quanto “elemento fondamentale dell’identità nazionale ucraina dopo lo scioglimento dell’Urss, un’identità basata sulla sofferenza e che ha perciò respinto possibili derive oppressive e favorito l’affermarsi dei valori dello Stato di Diritto, della democrazia e dell’aspirazione ad entrare a far parte dell’Unione europea”.