G20, nella bozza finale c’è l’esplicita condanna della guerra in Ucraina. Russia sempre più isolata

15 Nov 2022 8:46 - di Redazione
G20

I capi negoziatori del G20, compresi i rappresentanti di Mosca, hanno raggiunto un accordo sulla bozza di dichiarazione finale del vertice di Bali.

La bozza finale: c’è la condanna della guerra

Lo ha reso noto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. E ciò dopo che i Paesi occidentali sono riusciti a inserire nella bozza un passaggio con la condanna della guerra contro l’Ucraina. E questo nonostante l’iniziale resistenza della Russia. 

L’approvazione della bozza da parte della Russia è vista come un possibile segnale che Mosca non può più contare nemmeno sul sostegno della Cina nel gruppo del G20 sulla questione dell’Ucraina.  Mosca insomma appare sempre più isolata. E non è un caso se una fonte cinese, al Financial Times ha confidato che “Putin non disse la verità a Xi sull’imminente inizio della guerra”, lasciando Pechino in una situazione “difficile”.

La maggior parte dei membri del G20 ha condannato l’invasione ucraina

Un alto funzionario del governo statunitense ha dichiarato che nella dichiarazione la maggior parte dei membri del G20 ha condannato fermamente l’invasione russa dell’Ucraina. E ha aggiunto che l’obiettivo era quello di costruire una coalizione più ampia possibile all’interno del gruppo, obiettivo che è ora alla portata. “Penso che la maggior parte dei membri del G20 esprimerà chiaramente la propria condanna della guerra russa in Ucraina, che considera la guerra russa in Ucraina come la fonte principale di immense sofferenze economiche e umanitarie nel mondo”, ha dichiarato.

La preoccupazione per la crisi alimentare

Nella bozza finale si esprime anche preoccupazione per la crisi alimentare globale. Nella bozza di dichiarazione finale del vertice di Bali si sottolinea che la sicurezza alimentare globale è stata “esacerbata dagli attuali conflitti e tensioni”. I leader del G20 chiedono l’uso di “tutti gli strumenti disponibili” per combattere la crisi e “proteggere i più vulnerabili dalla fame”.

Gli Stati membri del G20, compresa la Russia, promettono di “agire per promuovere la sicurezza alimentare ed energetica e sostenere la stabilità dei mercati, fornendo un sostegno temporaneo e mirato – secondo la dichiarazione congiunta – Intraprenderemo ulteriori azioni coordinate per affrontare le sfide della sicurezza alimentare, tra cui l’impennata dei prezzi e la carenza di prodotti alimentari e fertilizzanti a livello globale”.

 

 

 

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