Funerali di Stato per Maroni. Il vescovo: sta cantando per noi la gloria di Dio. Meloni accolta dagli applausi
“Qui a Varese ho sentito dire spesso in questi giorni che ‘era uno di noi’. E bello quando un politico riesce a farsi percepire così, come uno di noi. Le sue origini umili non le ha mai rinnegate e sempre vissute con normalità”. Lo ha detto monsignor Giuseppe Vegezzi, vescovo ausiliare della diocesi di Milano e vicario episcopale per la zona pastorale di Varese, nell’omelia per i funerali di Roberto Maroni, celebrati nella basilica di San Vittore a Varese. Vegezzi ha ricordato la passione per la musica dell’ex ministro dell’Interno, che “con la sua band Distretto 51 suonava anche ai matrimoni in chiesa. E’ bello pensare che ora sta cantando anche per noi la gloria del nostro signore”.
In piazza San Vittore una folla silenziosa e commossa ha assistito alla cerimonia attraverso un maxischermo. Una folta rappresentanza del governo e delle istituzioni era presente ai funerali di Stato. Tra i primi ad arrivare la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, accolta dagli applausi, accompagnata dal presidente del Senato, Ignazio La Russa. Ha partecipato anche il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Il segretario della Lega e vicepremier, Matteo Salvini, è arrivato con i ministri Roberto Calderoli e Francesco Lollobrigida. Presenti infine vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e i ministri dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e del Turismo, Daniela Santanchè, i governatori leghisti di Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, Attilio Fontana, Luca Zaia e Massimiliano Fedriga. Sono stati visti entrare anche l’ex premier Mario Monti e i candidati alla presidenza della Regione Lombardia, Pierfrancesco Majorino e Letizia Moratti.
Roberto Maroni – ha detto Giorgia Meloni lasciando la chiesa – “era una persona capace di grande visione e di grande concretezza. Era una delle persone che ho conosciuto che più sapeva fare gioco di squadra. Ne ho un ricordo straordinario. L’Italia è stata fortunata a poter contare su una persona così nelle sue istituzioni”. “E’ stato un orgoglio per la Lega e per l’Italia – ha commentato Salvini – la sua città e la sua comunità gli hanno dato il saluto più bello, è stato bello vedere anche altri sindaci di territori e idee diversi. Era una persona seria, anche il sole lo saluta. E’ il modo giusto per ringraziarlo”.