Crosetto ridicolizza Conte: “Il nostro governo non andrà avanti a colpi di Dpcm come il suo”

6 Nov 2022 9:59 - di Vittorio Giovenale
Crosetto Conte

Guido Crosetto rinfresca la memoria a Giuseppe Conte che, dall’opposizione, ha tolto la pochette dal taschino di quando era premier e sconfessa se stesso. Lo fa con una lunga intervista a Virginia Piccolillo per il Corriere della Sera. 

“Il ministro della Difesa sta facendo — per spiegarlo bene a Conte — quello che lui e altri hanno deciso di fare dicendo sì ai 5 decreti per l’invio di armi decisi dal governo Draghi del quale i Cinque Stelle erano il maggior sostegno parlamentare. Se oggi ha cambiato idea è per altro: per strumentalizzare il corteo e le ragioni delle associazioni pacifiste, che rispetto e comprendo e con cui sarò sempre disponibile a interloquire”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervistato dal Corriere della Sera, torna a replicare al leader del M5s Conte sull’invio di armamenti in Ucraina.

Crosetto su Conte: “È interessato solo alla convenienza del momento”

“Con Conte che non è interessato né al dialogo né al percorso coerente ma cerca solo di metterci su una bandierina e seguire la convenienza del momento, un rapporto politico serio è, francamente, complesso”, aggiunge Crosetto. Torna a dire che “l’onorevole Conte può stare sereno: il ministero — non il ministro, che non dispone delle istituzioni ma le serve — seguirà le leggi come sempre”. “Saranno utilizzate le stesse procedure che il Governo precedente, e lui stesso, hanno utilizzato e avallato – osserva Crosetto -. Quanto alla sua frase minacciosa e intimidatoria, temo abbia come presupposto culturale un approccio alle istituzioni privatistico e autoritario. Probabilmente frutto della sua esperienza di governo, vissuta in un momento di ‘compressione democratica’ creatasi a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza e dell’utilizzo dei Dpcm durante la pandemia. Forse ha maturato un’idea sbagliata sulle istituzioni e il loro potere”.

Il ministro della Difesa sui migranti: “Abbiamo coniugato umanità e fermezza”

Rispondendo a una domanda sui migranti e le navi delle Ong, il ministro afferma che “si sono coniugate umanità e fermezza: non è accettabile che un Paese intervenga a gamba tesa sapendo che abbiamo ragione. Va difesa una posizione giusta senza sudditanza e senza giocare sulla vita di chi soffre”

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