Covid, Schillaci: “Gli asintomatici possono tornare al lavoro dopo 4-5 giorni, come per l’influenza”

16 Nov 2022 19:21 - di Redazione

Sì al ritorno alla normalità ma con le giuste precauzioni. “Siamo in una fase endemica del Covid, dobbiamo avere le stesse accortezze che avevamo prima per l’influenza”. Il ministro della Salute Orazio Schillaci, ospite questa sera a Porta a porta, ha tracciato lo stato dell’arte dell’emergenza covid. “Quando si stava male, con l’influenza, si restava a casa. Appena i sintomi finivano, si rientrava a lavoro. Oggi siamo ancora più responsabilizzati in questo con l’uso della mascherina quando siamo con le persone più fragili. In questo modo possiamo tornare alla tanta auspicata normalità“.

Schillaci a Porta a porta: “Dopo 4-5 giorni gli asintomatici posso tornare al lavoro”

Dopo quanto i positivi potranno tornare alle loro attività? “Dopo 4 o 5 giorni i pazienti asintomatici positivi al Covid possono rientrare alla loro attività normale”, spiega il ministro. “E anche chi ha una sintomatologia lieve potrà rientrare prima. Considerando però almeno 24 ore di assenza di febbre. Magari con qualche precauzione come la mascherina per proteggere i fragili”.  Addio al tampone di fine quarantena, secondo precise indicazioni che saranno precisate in un’ordinanza del Ministero in arrivo.

“La ricerca scientifica è prioritaria, dobbiamo ridurre la burocrazia”

Schillaci ha anche parlato del sistema sanitario nazionale e della lungaggine degli iter burocratici. “In questa tragedia della pandemia abbiamo imparato quanto sia importante la ricerca scientifica. E credo che questo ci deve portare a ridurre la burocrazia. Per far sì che i medicinali nuovi, salvavita, possano arrivare ai pazienti italiani con una tempistica più breve”. Interpellato da Bruno Vespa il ministro della Salute ha puntato i riflettori sui farmaci innovativi. “Si va verso la medicina del terzo millennio, dobbiamo curare i malati e non la malattia. Che si presenta in persone diverse in modo completamente differente. Abbiamo gli strumenti per personalizzare la cura. Abbiamo però bisogno anche di rispettare le regole, ma avendo un percorso più veloce, come è avvenuto per i vaccini Covid”.

La posizione di Gemmato è la stessa del governo

Infine un passaggio sul caso Gemmato, enfatizzato dalla sinistra in cerca di nemici da processare. “Il sottosegretario alla Salute ha chiarito la sua posizione sui vaccini”, spiega Schillaci, “che è in linea con quella del governo, espressa anche a Bali dal premier Giorgia Meloni”. Caso chiuso: Marcello Gemmato si è vaccinato contro Covid-19. Ed è un farmacista, categoria che ha contribuito moltissimo alla vaccinazione anti-pandemica”. L’Italia – ha aggiunto – contribuirà moltissimo alla lotta futura contro le pandemia. Si è costituito un fondo internazionale e noi siamo i terzi contribuitori dopo Usa e Ue.

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