Abuso d’ufficio, la posizione del governo piace all’Anci. Decaro. «Un’importante presa d’atto»

25 Nov 2022 20:05 - di Milena Desanctis
Abuso d'ufficio

«Non credo che ci sia un collegamento diretto con il Pnrr, che ha altri problemi urgenti da risolvere. Comunque governo e Parlamento, se vogliono e hanno la volontà politica, possono dare tempi certi a questa riforma». Lo dice all’Adnkronos il sindaco di Bari e presidente dell’Anci Antonio Decaro, a proposito della riforma del reato di abuso di ufficio per i primi cittadini, dopo la disponibilità alle modifiche giunte dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, tramite alcune interviste, e dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Bergamo durante l’assemblea dell’associazione nazionale Comuni italiani conclusasi ieri.

Le parole di Giorgia Meloni

«Penso – ha detto ieri  il premier – sia arrivato il momento di affrontare il tema della responsabilità degli amministratori locali: bisogna definire meglio, a partire dall’abuso d’ufficio le norme penali per i pubblici amministratori che oggi hanno un perimetro così elastico da lasciare spazio ad interpretazioni troppo discrezionali». Questo rende «le scelte rischiose, con la conseguenze della “paura della firma” che inchioda la Nazione. Non possiamo lasciare in balia gli amministratori. Ve lo annuncio: il governo interverrà».

Decaro: «Importante presa d’atto di Meloni e Nordio»

Parole che trovano il plauso dell’Anci. «Anci – aggiunge Decaro – è impegnata da anni in questa battaglia e crediamo che sia la posizione del ministro Nordio sia quella del premier Meloni siano una importante presa d’atto del problema e dell’impatto che questa situazione ha sul ruolo dei sindaci, sulla loro capacità di azione e non da ultimo sulla vita delle persone che spesso sono coinvolte in processi che si risolvono nella maggior parte dei casi in nulla di fatto. In mezzo però – sottolinea il sindaco – ci sono le vite dei sindaci e delle loro famiglie che vengono umiliate. Lo ha detto anche, con la sua grandissima autorità, il presidente Mattarella a Bergamo, auspicando – evidenzia Decaro – che le richieste dei sindaci su questo tema vengano ascoltate per evitare quella che ha definito “una sconfitta per la democrazia” l’idea che “l’esercizio delle funzioni di sindaco, oltre a essere faticoso, è così gravato da rischi da giungere quasi all’impraticabilità”».

«Non vogliamo trattamenti di favore»

Decaro poi conclude: «Noi abbiamo sempre ribadito soprattutto una cosa: non vogliamo trattamenti di favore, non vogliamo immunità, né impunità. Vogliamo chiarezza di regole da rispettare con rigore per tutti gli amministratori locali, di ogni livello, in campo penale, civile ed erariale».

 

 

 

 

 

 

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