Oltre 70 applausi, le standing ovation e il coro “Giorgia, Giorgia”: così Meloni ha infiammato la Camera
Non è servito il richiamo a farla andare avanti spedita, scaturito in quel «così facciamo le due» che a un certo punto ha declamato anche al microfono, dopo che diversi minuti prima aveva confidato la sua preoccupazione sui tempi a Matteo Salvini, mentre il microfono però era ancora aperto. Giorgia Meloni, nel corso del suo lungo discorso per la fiducia, è stata interrotta oltre 70 volte dagli applausi e ha collezionato almeno cinque standing ovation.
Meloni interrotta da oltre 70 applausi
Gli applausi sono stati per l’esattezza 72, talvolta hanno visto anche la partecipazione dell’opposizione e non solo quelli di una particolarmente entusiasta maggioranza. Impossibile, dunque, abbinarli tutti al momento in cui sono stati tributati. Circostanza che risulta più facile, invece, per le standing ovation che pure numerose ne hanno accompagnato il discorso.
Le standing ovation: dalle donne al Papa
La prima è arrivata sul lungo elenco delle donne simbolo nella storia italiana, che hanno contribuito a costruire la «scala» che ha portato lei a diventare il primo Presidente del consiglio donna in Italia. La seconda standing ovation è arrivata quando Meloni, chiarendo che l’Italia resterà al fianco del «valoroso popolo ucraino» e che non si può cedere al ricatto di Putin, ha citato gli uomini e le donne delle forze armate che hanno dato la vita per la libertà e ai quali «la patria sarà sempre riconoscente». Poi tutti in piedi quando ha tributato un ricordo alle vittime del terremoto e ai recenti eventi climatici catastrofici nelle Marche e quando ha citato Papa Francesco e Papa Giovanni Paolo II, riuscendo a smuovere anche i leader dell’opposizione.
Meloni ai deputati di FdI: «Grazie, grazie. Anche meno…»
E alla fine del discorso sono anche scattati i cori «Giorgia, Giorgia», lanciati in particolare dai banchi di Fratelli d’Italia. «Grazie, grazie. Anche meno…», ha risposto Meloni.