Murgia contro Meloni: le femministe saranno sempre sue nemiche. E già, lo ha deciso lei per tutte…

30 Ott 2022 17:53 - di Redazione
Murgia

Michela Murgia non solo si crede unica e vera interprete del femminismo autentico, ma si improvvisa anche teologa, per dire che la famiglia di Nazareth, quella presepiale per intenderci, non è un modello. Anzi è proprio Gesù, secondo lei, a scardinare i ruoli tradizionali. Ma, al di là dell’esegesi biblica, nel concreto non perde occasione, in  un’intervista alla Stampa, per attaccare Giorgia Meloni. Un’intervista nella quale si parla del suo ultimo libro, “God save the queer”. Catechismo del femminismo “modello Murgia” cioè disincarnato e avulso dal dato biologico della femminilità.

Murgia: Meloni non sovverte gli schemi

Su Giorgia Meloni le sue critiche sono tanto prevedibili quanto azzardate. Il suo obiettivo è demolire la simpatia che in molte donne, anche di sinistra, il discorso della fiducia ha suscitato. «Sono allibita – dice – dalla simpatia che il discorso di Meloni in Parlamento ha suscitato in molte donne perché non ha sovvertito alcuno schema: non ha detto nulla che non ci si aspettasse da lei, a parte la furbata di intestarsi i percorsi di emancipazione di donne che, se l’avessero conosciuta quando erano vive, sarebbero state sicuramente dalla parte opposta delle barricate».

Murgia: a Meloni manca il percorso della “sorellanza”

Ha citato Nilde Iotti, ma per Murgia non c’è nessuna novità. «Lei beneficia oggi dei risultati del femminismo, ma il femminismo l’avrà sempre come nemica». Per la scrittrice non può esistere un altro tipo di femminismo che non sia quello che lei concepisce «come la messa in discussione di un modello tradizionale che lei non tocca minimamente. E che anzi incarna al meglio. A Meloni manca tutto il percorso della sorellanza, della rete. Non lotta per le altre donne».

“Non toccheranno la legge 194 ma impediranno lo stesso l’aborto”

Ovviamente non si fida della dichiarazione della premier che ha detto che non toccherà la legge 194. «La 194 non dice che noi possiamo abortire se lo vogliamo, dice che ci devono essere delle condizioni. Quando Meloni dice: faremo tutto quel che è scritto nella legge, significa che può far sì che quelle condizioni debbano essere certificate da un medico. Così tu dovrai affrontare il consultorio con i pro vita, trovare un dottore che certifichi che hai diritto a interrompere la gravidanza, poi trovarne un altro non obiettore. Sono molto spaventata perché credo che su questi temi saranno feroci e nello stesso tempo diranno: non stiamo toccando niente».

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