Minacce di morte a Giorgia Meloni: spuntano due scritte a Torino. FdI: “C’è chi ha fomentato l’odio”
Le due scritte di minacce di morte a Giorgia Meloni, apparse oggi a Torino, in due zone distinte della città, hanno destato allarme e indignazione. “Meloni muori”. È questa l’infame scritta apparsa negli scorsi giorni a Torino, in piazza XVIII Dicembre, sul vetro dell’ascensore della stazione metropolitana. Una violenza verbale inaccettabile, manifestata proprio davanti alla lapide per i martiri della Camera del Lavoro del 1922. Nel capoluogo piemontese, un altro anonimo ha scritto: “Meloni appesa”. È stato imbrattato così un manifesto elettorale ancora presente ai cancelli di una scuola elementare nel centro storico. La scritta “appesa” è stata tracciata sotto il simbolo di Fratelli d’Italia-Giorgia Meloni. Nella scuola era stato allestito un seggio.
Montaruli: “Dopo le parole di Rula Jebreal alttro odio contro la Meloni”
Due segnali inquietanti contro la leader di FdI, come denuncia la parlamentare torinese Augusta Montaruli. “Basta odio e cattiverie contro Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia”, scrive Montaruli. “Dopo le parole della giornalista Rula Jebreal oggi è la volta dei manifesti fuori le scuole. È successo a Torino, nella mia città, un manifesto elettorale imbrattato da una scritta dedicata a Meloni “Appesa”. Fratelli d’Italia chiede rispetto, non solo per la nostra leader ma per gli elettori che hanno dato un’indicazione netta, per la democrazia di tutti”
Chiorino (FdI) sulle scritte di Torino: “C’è chi ha fomentato quell’odio contro la Meloni”
“Dopo una campagna elettorale al veleno prosegue l’ondata di odio contro Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia, arrivando addirittura a minacciare di morte la leader di FdI. Non è bastato l’attacco vergognoso della giornalista Rula Jebreal, o i manifesti in cui si inneggiava a Meloni “appesa’. Da Torino, in Piazza XVIII Dicembre, partono minacce di morte a Giorgia Meloni. Mi aspetto la ferma condanna di tutte le forze politiche verso quei delinquenti che inneggiano alla morte di Giorgia e la granitica presa di distanza anche e soprattutto da chi, quell’odio, lo ha fomentato” Lo dichiara l’Assessore regionale di FdI Elena Chiorino.