Lula vince per pochi voti in Brasile con accuse di brogli. Ridicola esultanza di Boldrini e Letta

31 Ott 2022 8:05 - di Robert Perdicchi

Luiz Inácio Lula da Silva ha vinto le elezioni presidenziali in Brasile superando il presidente uscente Jair Bolsonaro alla fine di un lungo testa a testa, conclusosi con il 50,83% dei voti in suo favore contro il 49,17% ottenuto da Bolsonaro. Lula da Silva è stato eletto presidente del Brasile per la terza volta ma Bolsonaro con i suoi numeri, e con la probabile scìa giudiziaria per accertare la correttezza del voto, conclusi con uno scarto di poche migliaia di voti, potrebbe rendere la vita difficile al neoeletti.

Lula batte Bolsonaro, in Italia esulta la sinistra

“E’ un giorno speciale per il Brasile – ha detto Lula appena la sua vittoria è stata chiara -. Voglio che tutti i miei connazionali tornino a parlarsi, che la pace sia il segno distintivo, che la povertà venga sconfitta e le diseguaglianze scompaiano. Più di trenta milioni di brasiliani rischiano di morire di fame, i primi provvedimenti del mio governo saranno nella direzione che questa gente non dovrà più soffrire”. Bolsonaro ha chiarito che accetterà il risultato delle urne, ma già nel Partito Liberale si parla di brogli e del mal funzionamento delle urne elettroniche.
In Italia c’è da registrare la singolare esultanza della sinistra e del Pd, consolata dal… Brasile per le batoste elettorali subite in Italia dal centrodestra: “Viva #LulaPresidente!” ha scritto su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta.

“In #Brasile trionfa Lula. Battuto Bolsonaro. Vince la giustizia sociale. Vince la solidarietà. Vince la salvaguardia dell’ambiente e dell’Amazzonia. Vince la democrazia”, scrive invece Laura Boldrini (Pd).

Il presidente uscito dal ciclone giudiziario

“Hanno cercato di seppellirmi vivo e sono qui”, ha detto nel suo primo discorso dopo l’elezione, descrivendo la vittoria come la sua “resurrezione” politica. – “Sono qui per governare il Paese in un momento molto difficile, ma riusciremo a trovare le risposte”.

La vittoria del politico 76enne rappresenta il ritorno della sinistra al potere in Brasile e conclude una rimonta personale per Lula, dopo una serie di accuse di corruzione che lo hanno portato alla reclusione per 580 giorni. Le sentenze sono state successivamente annullate dalla Corte Suprema, aprendo la strada alla sua rielezione.

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