Lavrov apre al colloquio Putin-Biden, ma poi accusa: «Dagli Usa nessuna proposta seria»

11 Ott 2022 15:44 - di Natalia Delfino
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La possibilità di un incontro con Joe Biden, il rischio nucleare, le trattative diplomatiche. Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha rilasciato un’ampia intervista all’emittente Rossiya 1 Tv, nella quale ha sostanzialmente sostenuto che su tutti i punti cruciali del e intorno al conflitto Vladimir Putin è fautore di una buona volontà che però viene sistematicamente respinta dall’Occidente.

Lavrov apre al colloquio Putin-Biden, ma poi accusa gli Usa di dire «bugie»

Così, sull’incontro tra Putine Biden a margine dei prossimi G20, Lavrov ha detto che la Russia non esclude la possibilità e che valuterà la proposta in caso arrivasse. «La Russia accoglie sempre con favore qualsiasi proposta di colloquio finalizzato al raggiungimento della pace», ha aggiunto il ministro degli Esteri russo, sostenendo però che non è affatto vero, come riferito dal portavoce del Pentagono, John Kirby, che Mosca ha rifiutato una proposta di dialogo da parte di Washington. «Questa è una bugia. Non abbiamo ricevuto alcuna proposta seria di contatto», ha detto Lavrov, accusando poi Gran Bretagna e Usa di aver fatto deragliare i colloqui di Istanbul mediati dalla Turchia. Turchia che continua a mantenere il dialogo con Mosca: Lavrov ha confermato che giovedì ad Astana, a margine del summit sull’Asia centrale, si terrà un incontro tra Putin ed Erdogan.

La strategia sul nucleare: «Solo se la Russia rischia l’annientamento»

Lo stesso schema usato sul fronte dei bilaterali e delle iniziative diplomatiche Lavrov l’ha usato anche per la minaccia nucleare: nella sua narrazione non è Mosca a promuoverla, ma l’Occidente. «Se dipendesse da noi, il presidente ha detto più di una volta che la nostra dottrina nucleare prevede solo misure di rappresaglia, che sono pensate per evitare l’annientamento della Federazione russa in seguito a un attacco nucleare o ad altri tipi di attacchi che minacciano l’esistenza stessa dello stato russo», ha detto il ministro degli Esteri russo, aggiungendo di auspicare che «dimostrino di essere responsabili coloro che speculano continuamente sulla possibilità di una guerra nucleare». Nuovamente Lavrov ha citato «gli americani e i loro satelliti», che «dovrebbero dimostrarsi responsabili nelle loro dichiarazioni pubbliche».

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