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Casamonica

La lite, il ricovero, la morte: 23enne arrestato. Ha ucciso il compagno della madre, parente dei Casamonica

Cronaca - di Greta Paolucci - 8 Ottobre 2022 - AGGIORNATO 9 Ottobre 2022 alle 10:20

La lite, il ricovero in gravi condizioni, poi la morte: il 23enne finito in cella per altri reati, è ora accusato dell’omicidio del compagno della madre, imparentato coi Casamonica… Un violento litigio per futili scatena la furia di un 23enne con il compagno della madre, un 51enne –  vicino, per parentele, al clan dei Casamonica –. Ricoverato a maggio per le gravissime ferite riportate nella colluttazione. Lesioni gravi, provocate da fendenti al torace e al collo, ma anche dalle tumefazioni del volto: segno che la lite era cominciata anche prima dell’epilogo sanguinoso. Le condizioni della vittima nel corso delle settimane si sono aggravate, fino ad arrivare al decesso, avvenuto il successivo 13 luglio. E con l’aggravarsi della situazione, si è appesantito anche il carico di accuse che grava sul 23enne, alla fine arrestato per omicidio.

Roma, 23enne arrestato: è accusato dell’omicidio del compagno della madre, imparentato con i Casamonica

Dunque, al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Velletri, i Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo hanno arrestato il 23enne ritenuto responsabile dell’omicidio di Consiglio Di Guglielmo, imparentato con il clan dei Casamonica. Confermando la responsabilità del ragazzo che era già stato fermato a luglio dopo la lite con la vittima, ma per altri reati. Nel corso del fermo di questa estate, subito dopo il ferimento della vittima, i militari – a cui il 23enne aveva opposto resistenza nel corso della perquisizione domiciliare – lo trovarono in possesso di quantitativi di marijuana e materiale per confezionare stupefacente. Oltre a un coltello da cucina e vasi rotti con tracce di sangue.

Ricoverato a maggio, la vittima è deceduta a luglio. E la posizione del giovane si è aggravata

Non solo. Attraverso le testimonianze dei vicini di casa. L’analisi della scena del crimine. E le evidenze tecnico-scientifiche su quanto sequestrato, i carabinieri hanno ricostruito la dinamica del violento litigio. Un corpo a corpo culminato con un vaso rotto sul capo e vari fendenti sul corpo della vittima: sul collo, in varie parti del torace e sugli arti. E con il coltello sequestrato, sul cui manico è stato trovato il dna del 23enne.  In particolare, il 23enne dapprima avrebbe colpito il cinquantenne in testa con un vaso rotto. Poi lo avrebbe trafitto con più coltellate in varie parti del corpo. Ferite gravi che hanno causato la morte di Di Guglielmo, in seguito alla quale i Carabinieri di Castel Gandolfo hanno notificato al giovane il provvedimento di arresto per l’omicidio.

 

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di Greta Paolucci - 8 Ottobre 2022