Francia, il vizio di trattarci come una colonia: dalle banche ai migranti, una storia di colpi bassi

8 Ott 2022 10:19 - di Federica Argento
Francia Italia

Quel viziaccio dei francesi di trattarci come una colonia non è cosa nuova,. E la «vigilanza» di cui ha parlato la ministra per ergersi a “tutore” del nascente governo italiano guidato da Giorgia Meloni è solo l’ultimo di una serie di episodi. E il “muro” innalzato -ovviamente dalla leader di FdI– e poi dal presidente Mattarella e Mario Draghi: “Fatevi i fatti vostri” nasconde vecchie ruggini. L’attacco delle signore parigine, prima della premier Elisabeth Borne e poi della ministra per l’Ue Laurence Boone rientrano “nella logica del sospetto per imporci un handicap morale e l’idea della grandeur loro e della nostra petitesse”.
Va giù molto duramente Renato Farina su Libero. Si tratta di “una tattica tipica delle tribù galliche: la semina della maldicenza a scopo di sudditanza psicologica, usando fake news come mine anti-uomo (stavolta anti-donna) per azzoppare chi si oppone ai loro disegni di accaparramento”.

Ma la storia è piena di sgambetti. E sono stati i francesi a farceli.

Brigatisti

Iniziamo dalla “protezione” ai brigatisti e alla negazione all’Italia del diritto di esercitare una prerogativa sovrana: processarli a casa propria. “Parigi infatti – prima con i suoi governi di sinistra e di destra e di recente con i suoi giudici – ha dato il suo compiaciuto consenso ai delitti, ospitandone carinamente gli autori conclamati. Stiamo parlando dell’accoglienza a frotte di terroristi italiani nel corso degli anni ’70 e’ 80. Infine del no all’estradizione di undici brigatisti o simili, giudicati colpevoli di delitti «barbarici».”. Li ha definiti così Mario Draghi. E la motivazione data dalla Francia è stata più offensiva de fatto in sé: ” l’Italia avrebbe contraddetto i diritti fondamentali turbando con l’arresto dei condannati la pace familiare degli assassini…”.

Migranti

Farina prosegue sottolineando il giochetto sporco in tema di migranti: “Trincerandosi dietro gli accordi di Dublino, la Francia ha sempre rifiutato l’accesso di navi con profughi nei propri porti. Tutti in Italia. I suoi gendarmi hanno violato armati i nostri confini per riportare stranieri a Bardonecchia (marzo 2018). Fatti non intenzioni. Funzionari minori parlarono di «errore tecnico», zero scuse. Fosse accaduto il contrario, Macron avrebbe mandato la legione straniera”. Per non parlare delle condizioni disumane riservate ai migranti a Calais. Ecco, le signore francesi “vigilino” in casa propria. Si sono distratte?

Banche

Poi ci sono le nostre banche su cui i francesi stanno effettuando una politica di “conquista”.  “E qui non si tratta come fanno le due signore di un processo alle intenzioni. Ma è parte di un permanente tentativo di ingerenza per ingerirci meglio- scrive l’editorialista- . Si osservi la penetrazione delle banche francesi in Italia. Tra poco anche Mps diventerà francese (o quasi). Più che ingerenza indigestione. Il governo ha deciso di ricapitalizzare – denari nostri – Monte dei Paschi (e soprattutto dei casini del Pd) a beneficio dell’ingresso di soggetti transalpini: come Axa e Anima (quest’ ultima solo in parte gallica). Mai visto nulla di reciproco. I nostri decisori al governo nel corso degli anni, chissà perché, sono stati premiati dall’Eliseo con la Legion d’Onore”.

Le mani di Parigi sui nostri asset strategici

Ma le mani di Parigi non si fermano alle banche, ma hanno da tempo preso di mira aziende strategiche italiane. Come sempre da FdI denunciato. Ricordiamo come “Macron, cinque giorni dopo essere stato eletto presidente, stracciò l’accordo siglato dal predecessore Hollande per la cessione dei cantieri Saint-Nazaire a Fincantieri. Un gesto inaudito- sottolinea Farina-  che nessun uomo di governo in tempi di pace avrebbe mai osato fare”. Sentire parlare di “vigilanza” verso l’Italia è grottesco. E’ Parigi che si è resa protagonista di “Sovranismo antiitaliano e antieuropeo della più bell’acqua. Poi Bruxelles, caso raro, intervenne e Macron fece dietrofront. Ma per finta. «Il mondo del 2021 purtroppo è diverso dal mondo del 2017, quando era stato pensato l’accordo», hanno spiegato in Francia dando la colpa al Covid-19. Era il 28 gennaio 2021. Regalo finale dei giallorossi a Macron. Adesso c’è la Meloni, però”, conclude Farina. Si spera che cambino i rapporti di forza. Intanto, il “muro” di Mattarella non è stato male…

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