Fondazione Nobel come un circolo radical chic: escluso dalla cerimonia il leader dei sovranisti svedesi
La Fondazione per il Nobel ha escluso dalla cerimonia di premiazione di quest’anno il leader del partito di estrema destra Democratici Svedesi e gli ambasciatori di Russia e Bielorussia. Lo ha reso noto oggi la fondazione, in vista del banchetto del 10 dicembre. L’esclusione di Jimmie Akesson avviene mentre il suo partito sovranista, diventato la seconda forza politica svedese alle elezioni di settembre, sostiene dall’esterno il nuovo governo guidato da Ulf Kristersson.
“Il premio Nobel si basa sul rispetto, la scienza, la cultura, l’umanesimo e l’internazionalismo. Questo rispetto è alla base dei risultati che vengono celebrati e sottolineati quando i laureati del premio Nobel e gli invitati di tutto il mondo sono invitati alla cerimonia del Premio Nobel e al banchetto del 10 dicembre”, si legge in un comunicato della Fondazione.
La motivazione ufficiale: la festa per il Nobel è privata
Il fatto che il partito faccia parte della base del governo ed è il secondo partito più grande della Svezia non cambia nulla. “Quel rispetto è anche la base per gli sforzi che vengono celebrati e riconosciuti quando i premi Nobel e gli ospiti di tutto il mondo sono invitati alla cerimonia e al banchetto del Premio Nobel il 10 dicembre”, scrive la fondazione.
Gli altri leader dei principali partiti del parlamento svedese sono invitati.
Normalmente vengono invitati tutti gli ambasciatori accreditati presso il governo svedese, ma “a causa dell’invasione russa dell’Ucraina” sono esclusi quest’anno i rappresentanti di Russia e Bielorussia, precisa inoltre il testo.
Non sono mancate le proteste social: “La Fondazione Nobel ora tira ancora una volta fuori il pretesto che la festa del Nobel è un evento privato come pretesto per non invitare Jimmie Åkesson. Ti chiedi come la stessa Fondazione vede il fatto che i contribuenti devono pagare il conto da un milione di dollari per quanto riguarda la copertura dell’evento da parte della polizia?”