Fazzolari smonta il “caso tecnici”: «Non ci sono chiamate in corso: nessuno è titolato a fare nulla»

3 Ott 2022 19:55 - di Eleonora Guerra
fazzolari

C’è un motivo molto semplice per non andare dietro al toto-ministri: «Adesso nessuno può alzare il telefono e chiamare qualcuno chiedendogli se gli va di fare il ministro. Non può farlo e non lo sta facendo». A ricordarlo è stato Giovanbattista Fazzolari. Per questo, la polemica sui tecnici «non c’è» e non ci può essere, ha detto il senatore di FdI intervistato dai giornalisti in occasione di uno degli incontri di lavoro che Giorgia Meloni sta tenendo in queste ore alla Camera, presso gli uffici del suo gruppo parlamentare. Mercoledì, poi, alle 10.30, presso la sede del partito in via della Scrofa, si riunirà l’esecutivo nazionale di FdI.

Fazzolari: «Oggi nessuno è titolato a fare nulla»

In questi giorni, piuttosto, ha aggiunto il senatore di FdI, si riflette «su una serie di cose, posto che nessuno è titolato a fare nulla». Dunque, l’attenzione è sui dossier, «ci sono delle idee». Quanto alla possibilità che Meloni il 20 ottobre possa rappresentare l’Italia al Consiglio Ue in veste di premier, Fazzolari ha chiarito che «non sappiamo il 20 ottobre chi sarà il premier. Chiunque avrà avuto l’incarico, ponendo il caso che per quella data sia stato già nominato, non sarà stato comunque lui» a preparare tutto il dossier.

In vista del 20 ottobre «nessuno vuole una frattura»

«Da parte dell’attuale governo, come da parte nostra, c’è l’intenzione di non creare una frattura tra il vecchio e il nuovo», ha spiegato il responsabile del programma di FdI, ricordando che «oggi c’è Cingolani». «Non sappiamo chi dopo avrà le sue funzioni e chi sarà il premier: oggi il dossier lo stanno curando loro e quello che arriverà al 20 sarà stato frutto del lavoro che hanno fatto loro, e di chiunque andrà a Bruxelles a metterci la faccia».

Avanti sulla flat tax sul reddito incrementale, ma per ora «niente di più»

Fazzolari poi, rispondendo a una domanda sulla flat tax, ha ricordato che «il programma del centrodestra è ben preciso: noi prevediamo, così come faremo, la flat tax sul reddito incrementale e di portare da 65mila a 100mila euro la flat tax per gli autonomi. Niente di più». «Sicuramente – ha proseguito il senatore di FdI – in una prima legge di bilancio non ci sarà di più, anche perché non ci sarebbero i tempi per farlo».

Rampelli: «La premier attenzionerà personalmente il dossier Ita»

Anche Fabio Rampelli ha sottolineato che «vale la pena ricordare che non si è ancora insediato un nuovo governo», riferendosi al «dossier Alitalia», che, ha spiegato, «sarà personalmente attenzionato dalla presidente del Consiglio, la quale ha sempre ribadito che non farà regali a nessuno e, anche nel trasporto aereo, difenderà solo e soltanto l’interesse nazionale».

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