Esecutivo FdI, Ciriani: «A Meloni mandato pieno e unanime per le trattative sul governo»
L’esecutivo di FdI, che si è tenuto oggi in via della Scrofa, ha dato «mandato all’unanimità» a Giorgia Meloni a proseguire le trattative sul governo. A riferirlo è stato il capogruppo al Senato, Luca Ciriani, chiarendo che era stata la stessa leader a chiedere il passaggio di un «mandato pieno, politico» a continuare il lavoro sull’esecutivo.
Ciriani: «Governo di alto profilo. Qualche tecnico? Non deve scandalizzare»
Nomi, ha ribadito Ciriani, non ne sono stati fatti, mentre, come emerso, si è parlato dell’alto profilo che Meloni è intenzionata a dare al Consiglio dei ministri, una cornice nella quale, ha chiarito il senatore, «che ci sia qualche tecnico nel governo non deve scandalizzare nessuno, ma – ha precisato Ciriani – dobbiamo intenderci su cosa è tecnico: se è una personalità di alto profilo eletta nelle liste di un partito non è più un tecnico». «Il problema – ha aggiunto – in questo momento non è accapigliarsi sul tecnico o non tecnico, ma garantire nelle caselle dei ministeri le persone più adeguate».
La Russa: «L’esecutivo di FdI ha piena fiducia nel giudizio di Meloni»
Ciriani ha quindi confermato che non ci sono veti particolari per Salvini al ministero dell’Interno, ma «potrebbero esserci problemi di opportunità». «Questo però lo chiarirà Meloni. Auspico – ha proseguito – che tutti considerino l’opportunità di favorire un confronto sui problemi del Paese». È stato poi Ignazio La Russa a riferire che «tutti o quasi tutti i componenti dell’esecutivo hanno preso la parola sui temi generali», ribadendo anche lui che «non si è parlato di nomi, non si è parlato di veti o di formazioni. Tutti abbiamo dato al presidente Meloni la nostra piena assicurazione di fidarci del suo giudizio in questa fase». E Meloni, ha confermato il deputato Marcello Gemmato sull’assegnazione dei ministeri «deciderà Meloni insieme ai partner di governo».
Nessuna polemica con gli alleati. E nessun veto
Dunque, a dispetto delle ricostruzioni dei retroscena che vorrebbero frizioni nella coalizione e alle quali anche Meloni ha invitato a non credere, non c’è «alcuna polemica». «Ci sono sono tre partiti che devono comporre un governo, è normale che discutano. Anzi, mi pare che le cose stiano andando benissimo», ha detto Fabio Rampelli, rispondendo alle domande dei giornalisti, mentre Francesco Lollobrigida ha ricordato che FdI ha tutta l’intenzione di continuare a mantenere l’assoluto rispetto istituzionale avuto fin qui e dunque, si discute del metodo delle scelte, non del merito. «Aspettiamo che il presidente Mattarella definisca tutto dopo le consultazioni e la formazione del Parlamento», ha chiarito il capogruppo alla Camera, aggiungendo che nel corso dell’esecutivo «abbiamo lavorato per affrontare questioni contingenti particolarmente rilevanti che riguardano le emergenze degli italiani».