Energia, FdI-Ecr: «Nella roadmap ancora troppe ambiguità e resistenze sui costi»

21 Ott 2022 16:20 - di Mia Fenice
Procaccini

«Nella roadmap varata dal Consiglio Europeo ci sono ancora troppe ambiguità e resistenze sulle misure necessarie a contenere l’escalation dei prezzi dell’energia». Così in una nota l’eurodeputato di Fratelli d’Italia – Ecr Nicola Procaccini, responsabile ambiente ed energia del partito commentando l’esito del Consiglio d’Europa stanotte a Bruxelles.

Procaccini: «Rischio di allungare i tempi»

«Una generica dichiarazione di intenti, con tanti paletti, che rimette nuovamente la palla alla Commissione e ai ministri dell’energia, – continua – con il rischio di allungare ulteriormente i tempi per incidere subito sui costi delle bollette di famiglie e imprese dell’intera Europa. Di fatto non c’è stato alcun concreto passo avanti sul price cap, né temporaneo, né permanente, né fisso, né dinamico. Stessa cosa sul disaccoppiamento del prezzo del gas utilizzato per produrre energia elettrica».

Energia, Procaccini: «Purtroppo resta ferma la posizione di alcuni Paesi»

Pracaccini poi osserva: «Purtroppo resta ferma la posizione di alcuni Paesi, come Germania e Olanda, più attenti a difendere le proprie rendite di posizione o le manovre speculative sul TTF, che alle reali necessità dei cittadini europei. Che poi sono gli stessi governi, quasi tutti di impronta socialista, che invece invocano l’acquisto congiunto di gas. Dovendo affrontare difficoltà di approvvigionamento che non ha l’Italia, grazie al grande sforzo diplomatico intrapreso in questi mesi per aprire nuove rotte all’importazione di gas, soprattutto dall’Africa».

«Non vorrei banalizzare un argomento così delicato e complesso, ma questo approccio ricorda tanto – conclude – la ben nota storiella di Gigi Proietti del cliente ingenuo alle prese con il furbo avvocato».

«Il rialzo dei prezzi è in gran parte frutto di manovre speculative»

Nei giorni scorsi Procaccini aveva commentato la proposta della Commissione Ue sul prezzo del gas che dovrà passare al vaglio degli Stati membri. «Il pacchetto di misure proposto dai Commissari europei per contrastare l’aumento dei prezzi del gas, conferma che il continuo rialzo di tali prezzi, iniziato già prima del conflitto in Ucraina, è in gran parte frutto di manovre speculative. Quando la Commissione parla di stabilire un limite di prezzo dinamico sulle transazioni alla borsa del gas o creare nuovi parametri per la contrattazione dei prezzi del Gnl, fa riferimento a quelle manovre speculative che da tempo chiediamo di combattere».

 

 

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