“Attacchi fascisti a Rula Jebrael”. Gabriele Muccino delira, incassa uno tsunami di critiche e si pente…

3 Ott 2022 11:13 - di Marta Lima
Rula Jebreal trova un difensore d'ufficio nel regista Gabriele Muccino, che però fa retromarcia dopo aver incassato feroci critiche dai fans

“Gli attacchi a rulajebreal  odorano di fascismo, di abuso, di prevaricazione su una donna che ha osato toccare il potere bianco laddove per il colore della sua pelle, appena più scuro di un italiano ma anche più chiaro di molti altri italiani, non avrebbe mai dovuto commentare”, scrive su Twitter il regista Gabriele Muccino, che coraggiosamente, considerato il livello di impopolarità toccato dalla giornalista dopo le accuse alla Meloni sul papà, prova a difenderla aggiungendo delirio al delirio. Questa è la triste storia breve di un regista a caccia di visibilità che prima tira in ballo il fascismo, poi incassa centinaia di commenti indignati, poi si pente e cambia rotta, mentre nel frattempo la Rula lo aveva ringraziato… Roba da ridere, se non ci fosse da piangere.

Con Rula Jebreal si schiera Muccino, anzi no…

Ma ricapitoliamo. Rula Jebreal attacca Giorgia Meloni tirando in causa il padre che è andato via di casa quando lei aveva un anno e poi finito in un giro di droga, incassa le critiche di tutti, anche da sinistra, prova a fare la vittima “del fascismo”, non si scusa, rilancia, intanto Muccino si sveglia e solidarizza con lei, la quale ringrazia a mani giunte suTwitter mentre il regista famoso, per non ritrovarsi senza più un follower, fa una clamorosa marcia indietro, dopo aver letto alcuni di questi messaggi di commento al suo tweet sui “fascisti che attaccano la Jebreal”.

Tutti i suoi follower scaricano il regista…

“Ma smettetela! Qui non c’entra nulla né il potere bianco e né il fascismo! Jebreal non si è comportata in modo molto diverso dalla Meloni. Ha usato una notizia di fatti familiari (neanche), priva di importanza politica, per colpire la Meloni”, scrive uno. “Ma smettetela! Qui non c’entra nulla né il potere bianco e né il fascismo! Jebreal non si è comportata in modo molto diverso dalla Meloni. Ha usato una notizia di fatti familiari (neanche), priva di importanza politica, per colpire la Meloni”, dice un altro. “Veramente sono gli attacchi di Jebreal che sono fascisti”.
“Ridicoli. La Jebreal l’ha fatta tremendamente fuori dal vaso e sta raschiando il barile alla ricerca di improbabili giustificazioni, perchè non ha la schiena abbastanza dritta da ammettere l’errore. Prende le sue difese giusto la claque del mignolino alzato, e lo fa per ideologia”, tanto per citarne un altro commento. “Mi chiedo se fosse stata una politica di sinistra ad essere attaccata sul personale, scomodando i guai della famiglia di provenienza, cosa sarebbe successo? Il finimondo, si sarebbero mobilitati tutti in difesa. Invece qua, una donna viene offesa ed è lei colpevole ridicoli. La Jebreal l’ha fatta tremendamente fuori dal vaso e sta raschiando il barile alla ricerca di improbabili giustificazioni, perchè non ha la schiena abbastanza dritta da ammettere l’errore. Prende le sue difese giusto la claque del mignolino alzato, e lo fa per ideologia…”.

La retromarcia il tentativo di parlare di un “equivoco”

A quel punto Muccino che fa? “Torno su quello che ha detto”, annuncia. E spiega; “Forse era non necessario tirare in ballo un padre mai presente nella vita di Meloni, d’accordo, ma Rula Jebreal sta ora subendo un attacco furioso e pretestuoso”, abbozza. Poi vira decisamente all’indietro: “Solidarietà a tutte le donne che quando non sono responsabili delle loro azioni vengono comunque trascinate sul rogo. Attaccata per le colpe di un padre inesistente, è sciacallaggio. Equivocare il ragionamento di @rulajebreal  idem”. Muccino, quindi, per non ammettere di averla fatta completamente fuori dal vasino, attacca chi ha “equivocato” la sua amica giornalista.
Muccino è pronto per un nuovo film, comico, magari per Natale.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *