Allarme dell’Oms su 4 sciroppi per la tosse: forse collegati alla morte di 66 bambini in Gambia

6 Ott 2022 10:56 - di Penelope Corrado
sciroppi tosse

“L’Organizzazione mondiale della sanità ha emesso oggi un alert per quattro medicinali contaminati identificati in Gambia, che sono stati potenzialmente collegati a lesioni renali acute e a 66 morti tra bambini. I quattro farmaci sono sciroppi per la tosse e il raffreddore prodotti da Maiden Pharmaceuticals Limited, in India. L’Oms sta conducendo ulteriori indagini con la società e le autorità regolatorie in India”. Ad annunciarlo durante il briefing con la stampa è stato il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, che è rimasto colpito dalla “perdita di queste giovani vite” che spezza il cuore delle loro famiglie.

Il Dg avverte: “Sebbene i prodotti contaminati siano stati finora rilevati solo in Gambia, potrebbero essere stati distribuiti in altri Paesi. L’Oms raccomanda quindi a tutti i Paesi di rilevare e rimuovere questi prodotti dalla circolazione per prevenire ulteriori danni ai pazienti”.

Allarme sugli sciroppi per la tosse di paracetamolo e prometazina

Un’indagine del ministero della salute del Gambia, iniziata a luglio ed è in corso, ha anche citato il batterio E. coli come una possibile causa dell’epidemia di insufficienza renale acuta. “I risultati preliminari delle indagini in corso indicano che molto probabilmente sono stati gli sciroppi per la tosse di paracetamolo e prometazina a causare i casi di danno renale acuto in questo focolaio”, ha detto all’AFP Abubacarr Jagne, il nefrologo che guida le indagini del ministero della salute. Il 23 settembre le autorità sanitarie avevano ordinato il ritiro di tutti i medicinali contenenti paracetamolo o sciroppo di prometazina.

Maiden Pharma ha rifiutato di commentare quando è stata contattata da Reuters, mentre le chiamate e i messaggi all’Agenzia del farmaco dell’India sono rimasti senza risposta. Il ministero della salute indiano non ha risposto a una richiesta di commento.

Africa, bambini e cause farmaceutiche, il precedente

Non è la prima volta che le grandi case farmaceutiche hanno problemi con i loro farmaci nel continente africano. Nel ’96 alcuni bambini nigeriani morirono di meningite dopo aver provato un antibiotico sperimentale. Quindici anni più tardi, al termine del cosiddetto “contenzioso di Kano”, la casa produttrice, Pfizer, fu costretta a risarcire diverse famiglie. A quel caso intricato, conclusosi con un accordo extra giudiziale della Pfizer con le famiglie, si ispirò John le Carré per il suo romanzo “Il giardiniere tenace”. Secondo la ricostruzione della vicenda la sperimentazione non era stata preventivamente concordata né con le competenti autorità nigeriane, né con i genitori. Gli interventi riguardarono bambini malati di meningite da meningococco, cui fu somministrata trovafloxacina – un antibiotico sperimentale – invece della ben più documentata terapia a base di ceftriaxone.

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