Una vita da reinventare per Di Maio, Fico, Fiano & Co: aiuto, la Azzolina vuole fare la preside…

29 Set 2022 10:52 - di Federica Argento
Legislatura nuova vita nuova. Chissà se l’avevano messa in preventivo l’ipotesi di non farcela, di essere “trombati” come si dice in gergo politico per quei deputati e senatori che vedono sfumare la loro rielezione. Come sarà ora la nuova vita dei Fiano, dei Di Maio di Fico, di Azzolina, Marcucci e di tanti altri sconfitti dalle urne? La domanda gira ed  è stata loro rivolta in questi giorni. Chi aveva una professione, chi no, chi prende un anno sabbatico, si tratta di una vita da reinventare. Cosa faranno adesso? è il quesito che tra il serio e il faceto molti italiani si pongono dopo avere visto per cinque anni, quasi, le loro facce. Tic tac, tic tac, l’orologio del tempo corre e il 13 ottobre, primo giorno della prossima legislatura, è alle porte.

Giggino di Maio se ne va tra gli sberleffi di Di Battista

La prima curiosità sul “dopo” è per Giggino di Maio, messo alla porta senza tanti complimenti con il suo inutile partitino. Se ne va tra mille ironie, meme e vignette di accompagno. Ma tra tutte le battute corrosive spicca lo sberleffo di Di Battista coram populo: «Gli consiglio di studiare e di prendersi una laurea». C’era poi chi non se l’aspettava proprio di perdere nella Stalingrado d’Italia, ed è Emanuele Fiano: «Non me l’aspettavo, è stato tutto così veloce e non ho avuto il tempo di pensare al dopo», spiega al Giornale il deputato del Pd, reduce da una sconfitta epocale da parte di Isabella Rauti. Dovrà  reinventarsi una nuova vita.

Fiano archietto, Azzolina preside…

Lui è architetto. “Potrei tornare nello studio da cui sono uscito circa vent’ anni fa, quando la passione per la politica mi ha travolto”. Un’altra che tornerà alla “vita precedente” sarà Lucia Azzolina. Ha fatto sapere che tornerà al suo ruolo di preside a Siracusa». Fa un po’ ridere il grande salto, dai banchi a rotelle al ruolo di dirigente scolastico per direttissima. Che Dio aiuti prof e alunni del “fortunato” istituto che presiderà.

I grillini: Fico, non si sa, Federica Dieni, anno sabbatico

Alcuni grillini se l’aspettavano di non ritrovare la poltrona per via della regola del doppio mandato. Uno è il presidente della Camera uscente Roberto Fico, l’altra è Federica Dieni, vicepresidente del Copasir. Quest’ultima prima dell’addio ha movimentato la sua presenza in politica con l’addio, in dissenso, al Movimento e l’ingresso, in extremis, in Italia viva. Cosa farà? «Potrei andare all’Inps- ha dichiarato- , dove ho vinto un concorso come funzionario; oppure riprendere la mia professione di avvocato, fra Roma e Reggio Calabria. Ho solo 36 anni, mi prenderò un periodo sabbatico, poi deciderò». Un altro grillino che non ha le idee chiare
e, appunto Fico: È dal 2005 – dichiara  al Quotidiano nazionale – che lavoro prima con i meetup e poi nel Movimento. E continuerò a svolgere attività rilevanti nei 5 Stelle a Napoli, la mia città». Una nebulosa.

Marcucci il più fortunato e Paragone…

In Forza Italia c’è l’addio allo scranno di parlamentare per Stefania Prestigiacomo, uno dei volti della prima ora di Forza Italia. Lascia il Parlamento dopo 28 anni. «Non mi sento bocciata. Oggi – dice a Stefano Zurlo- comincia una nuova storia, io resto in campo al servizio dell’unico partito in cui ho militato. Io non mollo, si vedrà». Alcuni hanno un passato anche familiare e lavorativo con cui riconnettersi, i più fortunati.  Andrea Marcucci, ex capogruppo del Pd al Senato, discende da una delle grandi famiglie industriali della Toscana e dunque rientrerà nel gruppo di famiglia. Altri come  Gianluigi Paragone, dopo il passato M5S e il flop di Italexit tornerà presumibilmente al lavoro giornalistico. Un passato ce l’ha, anche come conduttore de “La gabbia”.

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