Storico vertice tra Xi e Putin ma la Cina nega la armi e la Russia è costretta a “chiarire” sulla guerra

15 Set 2022 15:09 - di Robert Perdicchi
Un incontro storico, il primo tra Cina e Russia da quando è iniziata la guerra in Ucraina. Nasce un asse tra Xi e Putin, ma non alla pari

Un incontro storico, il primo del presidente Putin all’estero con un grande leader mondiale da quando è iniziata la guerra all’Ucraina. La Cina da oggi è più vicina alla Russia ed è “pronta a lavorare con la Russia “come grandi potenze”, per usare le parole del presidente cinese Xi Jinping pronunciate a Samarcanda, a Uzbekistan, dopo aver visto Putin, nel corso del vertice Sco, l’Organizzazione per la Cooperazione di Shangai (Sco), il raggruppamento multilaterale guidato dalla Cina che comprende anche Russia e India. Più vicina ma anche molto, molto più dominante e arrogante con la Russia, alla quale la Cina ha chiesto conto su tempi e modi dell’avanzata in Ucraina, su cui Pechino ha fortissimi mal di pancia.

Vladimir Putin, in grande difficoltà sul terreno bellico e a caccia di sponde pesanti, si è detto ”fiducioso” del fatto che l’incontro con l’omologo Xi a Samarcanda possa ”rafforzare ulteriormente la partnership” tra la Russia e la Cina. Ma sono parole pronunciate a a caro prezzo. Da oggi nasce ufficialmente l’asse Pechino-Mosca, con gli Stati Uniti “nemico” comune, ma Putin, più che a Samarcanda, è andato a Canossa, a chiedere aiuto anche militare che la Cina ha negato e cedendo, di fatto, pezzi di sovranità.

Cina e Russia a braccetto, con l’Ucraina e gli Usa sullo sfondo

Putin, però, ha dovuto indorare la pillola ai cinesi che dalla guerra in Ucraina si aspettano solo brutte sorprese, per i propri traffici commerciali nel resto del mondo, e in modo sottile e diplomatico lavorano per la fine del conflitto, a qualunque condizione, ma senza che la tregua possa apparire come una vittoria degli americani. Il presidente russo Vladimir Putin ha detto a quello cinese Xi Jinping che comprende “le preoccupazioni della Cina sulla questione ucraina” e che intende “chiarire la posizione russa” a tal proposito, come informa la Tass. In altri termini, Mosca cerca di rassicurare Pechino sul tentativo di non allargare il confitto ad altre aree del mondo, tantomeno sul piano nucleare. Il presidente russo ha anche ringraziato il presidente cinese per la sua “posizione equilibrata” sulla guerra.

La Russia apprezza molto “la posizione equilibrata” della Cina sulla crisi ucraina, comprende le preoccupazioni su questo argomento, ma chiarirà il suo punto di vista, ha detto il presidente russo Vladimir Putin nell’incontro con il leader cinese Xi Jinping, secondo quanto riferisce l’agenzia Ria Novosti. “I tentativi di creare un mondo unipolare hanno recentamente assunto una forma orribile e sono assolutamente inaccettabili per la vasta maggioranza degli Stati sul pianeta”, ha dichiarato ancora il leader russo.

Mosca solidarizza con Pechino sulla questione di Taiwan

Su Taiwan, ovviamente, la Russia si è schierata con la Cina. ”Sosteniamo il principio di una unica Cina”, ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin incontrando Xi Jinping a margine del vertice della Sco a Samarcanda, e ”condanna le provocazioni degli Stati Uniti nello Stretto di Taiwan”.  presidente dell’Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev e quello cinese Xi Jinping hanno firmato un accordo di collaborazione negli investimenti del valore di 15 miliardi di dollari a margine del vertice della Sco a Samarcanda. Lo riporta l’agenzia di stampa Tass.

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