Rom precipitato dalla finestra: al vaglio 8 posizioni. E il quartiere si divide: un poveretto, no un violento

14 Set 2022 18:35 - di Lara Rastellino
rom precipitato finestra

Mentre il caso del 36enne rom precipitato dalla finestra della casa popolare di Primavalle – dove vive con la famiglia assegnataria dell’immobile – continua a far discutere, le indagini entrano nel vivo della vicenda. Una vicenda ancora molto poco chiara. Da quanto apprende l’Adnkronos, infatti, sono diverse le posizioni al vaglio degli inquirenti che stanno conducendo le indagini, relative all’intervento avvenuto il 25 luglio scorso nell’abitazione di Hasib Omerovic. Quando, durante una perquisizione dei poliziotti a Primavalle, il giovane disabile è caduto al suolo da nove metri di altezza. Gli accertamenti, allora, si concentrano su 8 posizioni.

Rom precipitato dalla finestra: 8 posizioni al vaglio

Agli atti del fascicolo in Procura a Roma, che i magistrati hanno aperto dopo l’esposto che ha presentato la famiglia – e in cui si procede per tentato omicidio – gli inquirenti hanno acquisito la relazione di servizio oggetto di accertamenti. E non si esclude che si possano ipotizzare altri reati, tra cui: falso in atto pubblico. Intanto, dalle verifiche effettuate è emerso che in via Gerolamo Aleandri, nelle vicinanze dell’abitazione degli Omerovic, non ci sono immagini di impianti di videosorveglianza utili alle indagini.

Rom precipitato dalla finestra: il punto sulle indagini

L’indagine entra nel merito documentale e investigativo della vicenda, dunque. Con la Procura di Roma al lavoro insieme alla Squadra Mobile, e con la piena collaborazione da parte della Polizia di Stato. E con i poliziotti coinvolti nel caso che, come anticipato già ieri, gli inquirenti ascolteranno a breve per chiarire la dinamica dei fatti. Oggi poi, i legali della famiglia di Hasib hanno incontrato il pm titolare delle indagini. E al termine del colloquio hanno lasciato Piazzale Clodio senza rilasciare dichiarazioni.

I condomini dello stabile divisi e insofferenti

Nel frattempo, infine, il Messaggero in giro per gli stabili del condominio di Primavalle al centro della vicenda, ricostruisce – frase per frase – quello che è il clima che si vive tra quei palazzi in questi ultimi giorni, da quando è esploso il caso. E i commenti che il servizio registra sono a dir poco discordanti, con un unico denominatore comune: l’insofferenza per l’attenzione mediatica concentrata sul quartiere.

Due fazioni: chi lo descrive come un “disabile in difficoltà” e chi lo ritrae come un “violento”

Due, allora, le fazioni in cui sembra divisa la cittadella di palazzoni popolari in cui vive la famiglia rom della vittima che, non a caso, ieri ha chiesto di poter andare altrove. Un microcosmo dove il disagio e le recriminazioni sono di casa e dove, tra chi descrive Hasib «il sordomuto in difficoltà». Che per vivere «andava raccattando cibo e vestiti dai cassonetti» (riporta il quotidiano capitolino). E e chi, sempre su di lui, dice invece che «picchiava pure la sorella, e veniva picchiato a sua volta. A sentire le urla che arrivavano da quell’appartamento», sembra sempre più difficile arrivare a una chiarezza di fondo.

Le due ipotesi secondo gli abitanti del quartiere

Dubbi e incertezze, ma anche congetture e commenti: «Poveri disgraziati e povero disgraziato lui che c’è finito quasi morto», ha detto qualcuno. Mentre qualcun altro, dal fronte contrapposto, sempre sul Messaggero rilancia: «Vada in piazza, senta che dicono di questo. Che se annava a rubà di tutto e importunava ogni passante purché donna». E con la stessa sicurezza qualcun altro azzarda persino delle ipotesi. Contrapposte naturalmente: «Vedi tu se non è andato a dà fastidio alla femmina sbagliata», si chiede un altro condomino interpellato dal quotidiano romano. «Io non ci credo che l’hanno buttato di sotto, ma poi perché?», azzarda qualcun altro. La verità di quel giorno, insomma, è ancora tutta da appurare. E non solo negli uffici degli inquirenti…

 

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *