Par condicio Cav, Salvini, Meloni: oggi come ieri la sinistra cerca il “nemico” da abbattere

3 Set 2022 18:14 - di Valerio Falerni
par condicio

A voler essere ironici, la potremmo definire par condicio, anche se la legge che regola le presenze televisive nel periodo della campagna elettorale non c’entra nulla. C’entra, invece, l’intolleranza dei centri sociali vicini alla cosiddetta sinistra antagonista nei confronti del centrodestra, di quella vista all’opera ieri sotto forma di contestazioni al comizio cagliaritano di Giorgia Meloni e, solo stamane, come devastazione dei gazebo milanesi di Fratelli d’Italia. La solita giostra di violenze mai veramente sanzionata dai partiti politici di riferimento. L’altro ieri contro Silvio Berlusconi, ieri contro Matteo Salvini e oggi contro Giorgia Meloni.

La par condicio della demonizzazione

Eccola la par condicio. A conferma che per questa sinistra, sedicente democratica, solidale e financo libertaria, non esistono avversari da battere ma solo nemici da abbattere. E sempre con la medesima motivazione: il fascismo. Anche in questo caso la par condicio impone che lo siano tutti, ma mai nello stesso momento. Altrimenti com farebbero a cercare di dividerli in buoni e cattivi, pro-tempore s’intende. Ricordate? Quando Bossi voleva tre Italie, il pericolo era Berlusconi perché aveva tre tv. Poi l’orbace è finito addosso a Salvini e il Cavaliere Nero è diventato magicamente un nonnino moderato, qual è ancora oggi che il fez è passato a coprire la bionda chioma della leader di Fratelli d’Italia.

La destra accusata di tutto, subisce di tutto

E par condicio, infine, è quella che si intravede  nelle modalità con cui tale violenza si dipana: dapprima gli insulti, poi le contestazioni, quindi le minacce e, infine, il gesto sconsiderato, come sperimentò a sue spese anni fa Berlusconi per mano di un odiatore che lo ferì al volto con le guglie di un duomo di Milano in miniatura. A chi strologa di fascismo di ritorno o in agguato è il caso di ricordare che non accade mai il contrario. Nessuno disturba i comizi di Letta, nessuno irrompe alle manifestazioni del Pd e nessuno fa il tiro a bersaglio contro gli esponenti della sinistra. Insomma, la destra accusata di tutto è in realtà la parte politica che subisce di tutto. Solo una delle tante assurdità di quest’Italia alla rovescia.

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