Libro Meloni, lo schifo del collettivo antifascista alla Ca’ Foscari: “Rovesciate il libro e postate le foto”

1 Giu 2021 13:35 - di Alberto Consoli
Libro Meloni Ca'Foscari

Lo schifo continua. I semi dell’odio germogliano e gli studenti del collettivo “Liberi Saperi critici” hanno occupato l’università Ca’ Fosceri a Venezia incitando gli studenti a rovesciare i libri di Giorgia Meloni. Una chiamata alle armi. Gli “insegnamenti” del professor Sullan fanno proseliti. La rettrice Tiziana Lippiello aveva parlato di un “equivoco” e aveva  ribadito la “totale estraneità” dell’Ateneo all’iniziativa personale del professore. Epperò per il civilissimo collettivo antifascista, la rettrice non avrebbe  fatto abbastanza in difesa del professore: e così hanno deciso di pensarci loro a difendere il buon nome di Sullan. Gli studenti stanno protestando da giorni non si sa bene contro cosa. Il libro di Giorgia Meloni sta mandando tutti al manicomio.

Il delirio del collettivo: “Capovolgete il libro contro la violenza fascista”

Il collettivo antifascista ha addirittura rivolto un appello anche all’esterno dell’Università, invitando chiunque ad andare a capovolgere il libro “Io sono Giorgia”;  e postando le immagini sui propri profili social. La follia. “Come studenti universitari – si legge in un post delirante su Facebook -. Non accettiamo nessuna retorica sulla violenza quando si prende parola e si pratica antifascismo. Specialmente se ci si oppone a partiti come Fratelli d’Italia, che ogni giorno praticano odio nelle forme più subdole inneggiando apertamente al sessismo, al razzismo e alla violenza fascista”.

Gli odiatori fanno quadrato intorno al professor Sullan

Il delirio prosegue così: “Chi prende parola e mette in pratica antifascismo – continuano gli studenti – non può essere in alcun moto condannato. Violenta e incitatrice d’odio è la Meloni; e tutti i partiti e le istituzioni che parteggiano per loro. Non possiamo che condannare, quindi, la nostra rettrice per le dichiarazioni fatte a seguito della vicenda del prof Sullam: non possiamo accettare che l’Università presti il fianco allo sporco gioco di partiti politici”. “Oggi eravamo un centinaio di persone – si vantano- studentə, professori e società civile. In tantissimə abbiamo preso parola per esprimere non solo la nostra vicinanza e solidarietà al professore Sullam; ma anche e soprattutto per ribadire che l’università è antifascista! La vera violenza, lo abbiamo ribadito e continueremo a farlo, è quella di chi ogni giorno pronuncia parole d’odio e discriminazione. La Rettrice continua a fare finta di niente, ma noi non ci stiamo più! Siamo tuttə antifascistə!”.

FdI: “Parole agghiaccianti”

Chissà se qualcuno procederà alla chiusura di questa pagina Fb? Chissà se qualcuno obietterà che gli assembramenti sono vietati tutti, anche quelli antifascisti? Dilaga sempre di più negli ambienti di certa sinistra una strana concezione della democrazia. “Trovo agghiaccianti le parole e le azioni del collettivo Liberi Saperi Critici di Venezia. Che con una chiamata alle armi che ricorda i periodi bui degli anni ’70 ha organizzato una protesta; non solo contro Fratelli d’Italia, partito democraticamente eletto nel Parlamento Italiano; ma contro la stessa rettrice di Ca’ Foscari, “colpevole” di aver preso le distanze dall’ormai famigerato post del  professor Levis Sullam”: così il senatore e coordinatore veneto di Fratelli d’Italia Luca De Carlo ha stigmatizzato l’iiziativa. Culminata nel  blitz in alcune librerie.

“Grave segnale che ciò accada in un’università”

È l’ennesimo bavaglio che si vuole mettere al libero pensiero, in nome di una finta libertà ed uguaglianza”: lo  ha ribadito  il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, il veneziano Raffaele Speranzon. “Solo pochi giorni fa sottolineavo l’importanza dell’ambiente universitario per il suo ruolo di formazione della coscienza civile dei giovani; quanto
accaduto oggi è un grave segnale”. Il professor Sullan la prossima volta ci penserà due volte prima di scrivere post “ironici”?

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