Marche, Protezione civile e Meteo rispondono alle polemiche sull’allerta: in poche ore la pioggia di mesi

17 Set 2022 16:44 - di Redazione
Marche

Marche, il day after che segue i violenti nubifragi che hanno scatenato furiose inondazioni lasciano sul terreno di detriti e fango disperazione e sgomento. Al momento, il drammatico bilancio si aggiorna a 11 vittime, 2 dispersi, 38 feriti, di cui uno grave, e centinaia di sfollati. I vigili del fuoco, infatti, hanno individuato il corpo di una delle tre persone che mancano ancora all’appello – che dovrebbe essere quello di un uomo, che i soccorritori hanno individuato nella zona di Serra dei Conti – dopo l’alluvione che ha colpito la zona di Senigallia nella serata di giovedì.

Alluvione nelle Marche: uno “tsunami” improvviso

Una bomba d’acqua, quella che si è abbattuta sulle Marche, che ha devastato parte delle province di Pesaro Urbino e Ancona, dall’entroterra fino alla costa. Un’apocalisse che fra diluvio, esondazione e fango, con piante e alberi trasportati come fuscelli, oggi i residenti di quelle zone non mancano di definire uno “tsunami”, improvviso e ai limiti dell’inimmaginabile. Un incubo che si è concretizzato in strade come torrenti, invase da auto trascinate via. Fiumi straripati e case sommerse dall’acqua. E purtroppo, stando alle previsioni, potrebbe non essere finita qui: per le prossime ore è attesa una nuova ondata di maltempo. Già, la polemica sulle previsioni: nel day after non mancano recriminazioni nate col senno di poi…

Protezione Civile e meteorologi replicano alle polemiche sull’allerta

Polemiche a cui il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha risposto tra gli altri – dopo la riunione in prefettura ad Ancona alla quale hanno partecipato anche i vertici dei vigili del fuoco, il capo dipartimento Laura Lega e il capo del corpo Giorgio Parisi – rimarcando: «È piovuto in qualche ora un terzo di quello che normalmente piove in queste zone in un anno. E in alcune zone ha piovuto il doppio di quello che piove in estate». Non solo. Sui dubbi e le recriminazioni delle ultime ore è intervenuto anche, dall’Adnkronos, Mattia Gussoni, tecnico meteorologo di IlMeteo.it.

«In qualche ora è piovuto un terzo di quello che normalmente piove in queste zone in un anno»

Il quale, rispetto alle accuse mosse nei confronti dei meteorologi di non aver previsto in tempo l’alluvione che si è abbattuta sulle Marche, ha replicato: «Noi avevamo previsto la possibilità di forti temporali in quell’area, ma quello che è successo è qualcosa di eclatante perché sono caduti circa 400 mm in 7 ore. Cioè la quantità di pioggia che normalmente cade in 4 mesi. Un evento così estremo i modelli atmosferici fanno ancora fatica a prevederlo. La sfida del futuro è arrivare a una previsione sempre più precisa».

«Questi eventi sono difficili da localizzare al chilometro»

E ancora, sui fattori di rischio l’esperto aggiunge: «Il bacino del Mediterraneo è ancora molto caldo, circa 3-4 gradi oltre le medie del periodo, e questo fornisce quell’energia potenziale in più che va ad alimentare questi temporali autorigeneranti. Inizialmente il fenomeno temporalesco era dato più sul versante tirrenico, in realtà ha scavallato la dorsale appenninica e ha insistito di più sulle zone interne delle Marche. Ma questi eventi sono difficili da localizzare al chilometro». Intanto, comunque, la Procura di Ancona ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e inondazione colposa ancora a carico di ignoti.

Marche ancora nella morsa del maltempo

Da subito l’allerta gialla diffusa ore prima dalla Protezione Civile della Regione è apparsa ben più grave del rischio paventato. Tanto che i Comuni più colpiti hanno iniziato ad inviare messaggi anche via social, raccomandando alla popolazione di raggiungere i piani alti delle abitazioni e non uscire. La stessa allerta sollecitata oggi. Con i vigili del fuoco, che provengono anche da Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Abruzzo, la protezione civile e altri soccorritori, incessantemente al lavoro: sulle ricerche dei dispersi e per fornire aiuti agli sfollati, come alle persone che hanno subito danni o hanno avuto case inagibili a causa dell’acqua e del fango.

Marche, nuovi temporali e un tornado complicano soccorsi e ricerche

Oggi, con il maltempo che torna a colpire ancora le Marche. Dopo le pesanti alluvioni dei giorni scorsi, infatti, nuovi temporali e un tornado si sono abbattuti tra le province di Pesaro e Urbino e Ancona. L’area è stata interessata da pesanti raffiche di vento e temporali che hanno causato danni e disagi con la caduta di alberi sulle strade a Jesi, Fano e Pesaro. Una situazione che complica le ricerche di coloro che mancano ancora all’appello: il piccolo Mattia, 8 anni. E la 56enne Brunella Chiù, che era in auto con la figlia. Si cerca in particolare nell’area di Barbara-Castelleone di Suasa anche se le condizioni meteo non aiutano…

 

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