Lavrov all’Onu ripete il copione di Putin e minaccia Usa e Ue: “Siamo qui per salvarci dall’inferno”

24 Set 2022 20:54 - di Vittorio Giovenale
Lavrov, Onu

“L’Occidente, invece di un dialogo onesto e la ricerca di mediazioni, punta su provocazioni grossolane e messe in scena”: parole durissime pronunciate dal ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, durante il suo intervento all’Assemblea generale dell’Onu.

“In Occidente la russofobia è ufficiale”

Il capo della diplomazia di Mosca ha poi rincarato la dose sostenendo che “a Washington c’è una dittatura e l’Europa è soggiogata. La diplomazia è sostituita da sanzioni illegali. Gli Usa e alleati non danno libertà a nessuno, non è democrazia”. Per il minisgtro di Putin, “contrariamente al buon senso più elementare, Washington e Bruxelles hanno esacerbato la crisi dichiarando una guerra economica alla Russia”. Il risultato è l’aumento dei prezzi del gas e dei generi alimentari in tutto il mondo, ha aggiunto il ministro.

Lavrovo parlato di “russofobia ufficiale in Occidente”, che “ha acquisito proporzioni grottesche e senza precedenti”. “Invece del dialogo dobbiamo affrontare la disinformazione e le bugie dell’Occidente che minano la fiducia nelle leggi internazionali e nelle istituzioni internazionali”. I Paesi occidentali, ha accusato, “non esitano a dichiarare apertamente la loro intenzione non solo di infliggere una sconfitta militare al nostro Paese ma anche di smembrarlo e cancellarlo dalle carte geografiche”.

Lavrov e la citazione del segretario Onu svedese

”Ricordiamoci che le Nazioni Unite non sono state create per portarci in paradiso, ma per salvarci dall’inferno”. Così il ministro degli Esteri della Russia Sergei Lavrov ha concluso il suo intervento all’Assemblea generale dell’Onu. La sua è una citazione dell’ex segretario generale delle Nazioni Unite Dag Hammarskjöld. Una citazione dalle diverse sfumature: il diplomatico svedese, divenuto poi beato, morì in un misterioso incidente aereo. È inoltre passato alla storia per il suo ruolo di prevenzione dell’escalation dei conflitti e nell’organizzazione delle prime conferenze internazionali sull’uso dell’energia nucleare. E proprio lo spettro di un conflitto nucleare aleggia in queste ore al Palazzo di vetro.

 

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