L’accordo tra Dazn e Sky: il Codacons parla di «brutto pasticcio», a farne le spese sono gli abbonati

28 Set 2022 18:06 - di Redazione

Un accordo che fa discutere, quello tra Dazn e Sky. Il tentativo di metterci una pezza, dopo le polemiche che si sono scatenate per la cattiva visione delle partite, rende ancora più perplessi. La logica sembra essere “pagare di più per vedere meglio”. E a farne le spese sono gli abbonati. Il Codacons ha definito la trovata «un brutto pasticcio» e vuole vederci chiaro. In sostanza, per seguire sulla pay tv di Comcast il calcio di serie A trasmesso in streaming da Dazn, occorre pagare cinque euro al mese in più a Dazn, rispetto a quanto già si paga (29,99 euro mensili). A porre la questione e ad approfondirla è il blog tvmediaweb.it . In un articolo a firma Marco Mele, vengono poste alcune domande. «Se io ho già un abbonamento a Sky Calcio e uno a Dazn perché devo pagare di più? I due operatori non lo dicono, ma la risposta è una sola: perché su Sky vedo le stesse partite con una migliore qualità video e audio».

Dazn, Sky e la “brillante idea”

Per superare gli “inconvenienti” tecnici durante alcune partite trasmesse da Dazn si è messa una toppa che è peggio del buco. «La maggiore qualità televisiva va riservata ai redditi medio-alti?», si legge nel blog. «Quando si passerà alla tv a 8K, ci sarà un supplemento per chi vorrà vedere il calcio o un altro contenuto nel nuovo standard? La tv dei “poveri” sarà a bassa qualità?». Per vedere in uno standard migliore bisogna già acquistare un apparecchio dai costi sopra la media. «Se viene richiesto anche un supplemento “qualità” sui contenuti rispetto a quelli a bassa qualità, si andrebbe a creare un nuovo digital divide. Oltre ad un’alterazione della concorrenza: un broadcaster potrebbe non far pagare il supplemento e guadagnare abbonati e ascolti.

Il Wi-Fi per gli utenti non è uguale per tutti

Ma non solo. L”app Dazn si trova sul decoder Sky Q. «Benissimo», scrive Marco Mele. «Ma la qualità delle partite viste sull’app non è la stessa di Sky. E, soprattutto, il Wi-Fi per gli utenti non è uguale per tutti, tanto che non manca chi ha lo Sky Q ma non riesce ad avere l’on demand di Sky».

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