La Russa stende Melenchon e Di Stefano: “Chi fa il pugno chiuso non può dare lezioni” (video)

10 Set 2022 10:43 - di Davide Ventola
La Russa, pugno chiuso

Mélenchon è quello del pugno chiuso e viene a dare lezioni a noi. Ragazzi miei, la fiamma è un simbolo nato nel Dopoguerra ed è la costante di tutti i movimenti politici di destra, non ha niente a che vedere col fascismo”: così Ignazio La Russa su La7 risponendo a Myrta Merlino e all’ex grillino Manlio Di Stefano.

A 15 giorni dal voto le provano tutte, disperatamente. Ma con La Russa non si passa. Gli fanno presente dell’allarme del politico francese contro la destra, arrivato in Italia nel nome del “soccorso rosso”. “Ma uno col pugno chiuso che ci viene a dare lezioni a noi?”, chiede giustamente La Russa ma l’ex grillino oggi con Tabacci si sente chiamato in causa: “I conti con la storia li dovete fare voi di Fratelli d’Italia. E le devianze da curare?”. “Non sai di cosa parli, sei troppo giovane”, lo gela La Russa che torna sulla fiamma tricolore presente nel simbolo del partito guidato da Giorgia Meloni, eredità di Alleanza nazionale e prima del Msi. “È un simbolo nato nel Dopoguerra ed è la costante di tutti i movimenti di destra che noi abbiamo già modificato, perché questo solo gli ignoranti non lo sanno” è la stoccata a Di Stefano. Il simbolo del Msi conteneva infatti il trapezio, a cui la “leggenda” attribuita chi sa quale significato, ricorda il senatore: “Noi l’abbiamo tolto, abbiamo lasciato solo la fiamma che non ha niente a che vedere col fascismo e non vogliamo cambiarla”.

Merlino a questo punto tira in ballo per l’enensima volta la polemica che ha visto protagonista la senatrice a vita Liliana Segre, che ha chiesto a Meloni di rimuovere la fiamma tricolore dal simbolo di FdI. La Russa, ancora una volta, ricorda “con rispetto” che il simbolo non ha impedito al marito della sopravvissuta alla Shoah “di candidarsi sotto il simbolo della Fiamma. Il riferimento è ad Alfredo Belli Paci, come ha documentato a suo tempo il Secolo, missino e almirantiano. Ma sono storie di quasi cinquant’anni fa, quando in nome del comunismo i terroristi rossi seminavano morte in tutta Italia. A proposito di pugno chiuso.

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