La Meloni incontra lo zio di Chico Forti e gli promette: “Faremo di tutto per farlo tornare in Italia” (video)

1 Set 2022 16:31 - di Ginevra Sorrentino
Meloni Chico Forti

Dopo 22 anni e l’annuncio beffa di Di Maio, la Meloni incontra lo zio di Chico Forti e gli promette: «Continueremo a batterci per farlo tornare in Italia». A quasi due anni dal video-messaggio di Luigi Di Maio che dava l’estradizione per cosa fatta, Chico Forti è ancora in cella oltreoceano. Era quasi Natale, nel 2020, quando il ministro degli Esteri grillino dichiarò urbi et orbi l’imminente rientro in Italia del nostro connazionale, condannato per omicidio in via definitiva nel 2000. E che dal 2000 sta scontando l’ergastolo in Florida, per un delitto del quale si è sempre proclamato innocente. Una vicenda che, come tutti sanno, da due anni a questa parte vede la pratica per il trasferimento ferma, e il destino del produttore televisivo ed ex velista sempre appeso a un filo. A una speranza frustrata che, come la sua forza, comincia – a detta del suo legale – ad assottigliarsi.

Meloni su Chico Forti: «Continueremo a batterci per farlo tornare in Italia»

Per tutto questo, e in nome di quanto Fratelli d’Italia sta facendo da molti anni in termini di impegno istituzionale e di lavoro sul fronte burocratico nelle retrovie, Giorgia Meloni – che ieri era a Pescara in occasione di un comizio elettorale in Abruzzo – ha incontrato lo zio di Chico, Gianni Forti, al quale ha solennemente promesso: «Continueremo a batterci con tutte le nostre forze affinché Chico Forti possa presto tornare in Italia. Lo dobbiamo a lui. A sua figlia. E a tutti i suoi cari», ha ribadito la leader di FdI, pubblicando un video sui suoi canali social che la vede assieme a Gianni Forti. E confermando l’impegno che il partito di cui è alla guida sta sostenendo da tempo, per dipanare definitivamente la controversa vicenda giudiziaria e riportare l’ex produttore tv e velista in Italia.

«Un governo di centrodestra a guida FdI farebbe tutto quello che può per mandare avanti l’iter»

«Un governo di centrodestra a guida Fratelli d’Italia farebbe tutto quello che può per mandare avanti questo iter», ha assicurato quindi la Meloni, determinata – aggiunge nell’incontro con Gianni Forti – a voler «consentire a Chico almeno di riuscire finalmente a vedere sua figlia. E forse non solo»… Già, perché come ha ricordato lo zio del nostro connazionale in cella negli Stati Uniti, «22 anni sono tanti. Recentemente poi abbiamo saputo che sta per diventare nonno», rivela a sorpresa lo zio di Chico Forti nel video. E prosegue: «Dopo 10 governi che ci hanno sempre detto che la vicenda di Chico era una priorità sul tavolo, speriamo che ora si possa davvero giungere finalmente a una soluzione».

Il video di Giorgia Meloni con lo zio di Chico Forti, Gianni

Anche in considerazione del fatto che, sottolinea e conclude Gianni Forti, «visto che Chico non ha potuto vedere la figlia, ci auguriamo almeno che possa conoscere la nipote». Già, 22 anni, 10 governi governi precedenti, fino all’ultimo: che stante gli spot autopromozionali del titolare del dicastero della Farnesina, sembrava poter riaccendere e motivare la speranza di un trasferimento di Chico in Italia. E invece…

La figuraccia Di Maio che annunciò l’estradizione come cosa fatta

Invece, con un’iniziativa finita nel solito nulla di fatto (e che grida ancora vendetta), il ministro degli Esteri Di Maio – sconfessato prima dagli Usa, poi dai fatti – ha parlato di un accordo raggiunto con il governo della Florida per il trasferimento del detenuto dal penitenziario americano a un istituto di pena italiano, dove avrebbe dovuto continuare a scontare la pena comminata oltreoceano ormai 22 anni fa. E in un video di sei minuti, si era persino profuso in ringraziamenti e riconoscimenti per tutti pur di compiacersi del suo operato. «I prossimi passaggi saranno conseguenti. Ma l’atto è stato firmato e questo è un grande risultato per lui», si gloriava Di Maio nel video… Peccato però che anche da allora, l’agognata estradizione non sia ancora concretizzata e che il sogno del rientro, ad oggi, riveli solo l’incubo della sua incompiutezza…

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