Il libro scomodo di Tremonti su gender, giganti del web e della finanza, politici transumani

8 Set 2022 10:51 - di Alessandra Parisi

Giulio Tremonti scrittore non delude. Nel suo ultimo libro fresco di stampa, “Globalizzazione. Le piaghe e la cura possibile” (Solferino) l’ex ministro si spinge oltre le consuete e “irriverenti” ricette politico-finanziarie. Sgradite al mainstream e ai giganti della finanza. E affronta “con piglio deciso – scrive Francesco Borgonovo in un articolo a tutta pagina sul La Verità – argomenti che qualcuno potrebbe considerare esoterici. La fluidità di genere, il ruolo dei giganti digitali, il transumanesimo. Persino un riferimento, nemmeno troppo velato, agli ‘illuminati’ che manovrano le leve del potere.

Tremonti contro la piaga della globalizzazione

Tra le pieghe del libro il suo giudizio poco lusinghiero, già noto, su Mario Draghi. Di cui ricorda il “memorabile” discorso del 2 giugno 1992, a bordo del panfilo Britannia. E il  “colpo di Stato dolce e postmoderno” del 2011. Durissimo anche il J’accuse contro l’Occidente. Che Tremonti definisce “una società in decomposizione”. “La festa della globalizzazione è durata trent’ anni, ma come tutte le feste anche questa è finita”.

La festa è finita, Occidente in decomposizione

Una parabola drammatica di cui ora l’Occidente dovrà pagare un conto salatissimo. “Perché abbiamo scambiato il presente con il futuro, una vita felice ma effimera con il vuoto di quella a venire”. Il professore mette in guardia – sottolinea Borgonovo –  dalle sottovalutazione e dalle caricature del no global antieuropeista e magari filorusso. Simpatizza per la lotta ucraina e giudica Putin una sorta di demone.

Il piano di difesa e ricostruzione nazionale

Le ricette contro la globalizzazioni, che riecheggiano anche nei testi programmatici di Fratelli d’Italia, sono note. Dal piano di “difesa e ricostruzione nazionale”, basato sull’emissione di titoli pubblici a lunghissima scadenza, esenti da imposte, alla guerra contro le liberalizzazioni passando per una radicale riforma fiscale. Ma è su altri terreni che si misura la nuova sfida di Tremonti, scandagliata attentamente dal Giornale. Ambiente, natalità, tecnologia, digitale. Temi etici che adombrano un nuovo tipo umano.

Il bluff dell’ortodossia ambientalista

Dietro al green, frutto di una ortodossia ambientalista alimentata da nuovi interessi economici, si nasconde il greed (l’avidità). “Che reclama forme accelerate di applicazione. A loro volta causa certa di ulteriore disordine globale». Riflettori puntati anche sulla piaga del crollo della natalità, “che in parte deriva dal fatto che abbiamo identificato il sesso con il piacere, separandolo dalla vita”. L’ex ministro non è tenero con la mutazione della famiglia tradizionale «in una indefinita horizontal family con l’apparizione nell’individualismo terminale di schiere globali di Eliogabali con l’iPad”.

L’attacco ai colossi digitali ruba pensiero

Infine il capitolo più doloroso e originale, quello del transumanesimo. Con il lucido attacco ai colossi digitali portatori di una visione del mondo inquietante. “Attraverso la vittoria degli algoritmi e delle macchine ruba pensiero, il transumano tende a superare il dualismo tra corporeo e mentale. E  superare le vecchie categorie politiche realizzando, in una logica di suprema artificialità, un nuovo misterioso ma reale progetto politico. Espressione ultima della volontà di potenza dell’ultra-modernità globale. Un progetto che ormai proietta sulle nostre vite la sua ombra artificiale e spettrale”.

 

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