“Fratelli d’Italia vince a Ravenna, ma porco…”. La bestemmia del vicedirettore di Repubblica in diretta
Incredibile ma vero. Dopo il fango, le accuse di fascismo, il plotone di esecuzione quotidiano contro Giorgia Meloni dalla blasonata Repubblica arrivano le bestemmie in diretta. La straripante vittoria di Fratelli d’Italia che conquista il podio diventando il primo partito d’Italia manda in tilt anche le più elementari regole di educazione.
La bestemmia in diretta del vicedirettore di Repubblica
Gli odiati nemici, i mostri neri, hanno vinto, ormai è definitivo. È notte, gli exit poll lasciano il posto alle proiezioni e l’esito non cambia: la destra conquista il 26 per cento dei voti ed è lanciata verso Palazzo Chigi. Un lutto per i giornalisti del quotidiano diretto da Molinari. In diretta sui canali del gruppo Gedi c’è Gianluca Di Feo. Già firma de L’Espresso, oggi vicedirettore di Repubblica. Che si lascia andare al dolore e allo sconcerto facendosi scappare una sonora bestemmia. La militanza non conosce confini di civiltà. “Ravenna ha votato a destra. Porco…” e giù la bestemmia. “È vero che Ravenna è la città di Ettore Muti, ma…”, cerca di riprendersi. Ma l’audio, tratto da Metropolis, non lascia dubbi. Gelo, imbarazzo alle stelle.
Di Feo: “La destra vince a Ravenna, ma porco…”
Eravamo abituati ai commenti urticanti, alle facce nervose, ai musi lunghi, ma stavolta la sinistra ‘rosicona’ ha superato la decenza. Il giornalista prova a difendersi con una lettera impacciata a Dagospia. “Mi rendo conto che l’audio tratto da Metropolis è ingannevole. Ma io mi sono limitato a dire Oddio. Che rappresenta comunque una brutta cosa, perché invoca Dio invano, ma non è una bestemmia. Chiunque mi conosce può testimoniare che le bestemmie non hanno mai fatto parte del mio linguaggio”.